martedì 24 settembre 2013

Autority - Orizzonti sociali e vedute di libero mercato!

Parte da qui il ns viaggio nel mondo delle Autority, un viaggio tortuoso e spigoloso lungo varie tappe, in cui tenteremo di sviscerare i meandri oscuri di un mondo che tenta di occultare se stesso alla luce del sole...
Perché il ns viaggio e perché tenteremo?
Beh, semplicemente perché in questo viaggio non sarò solo o almeno lo spero!
Oltre a Tutti Voi, miei cari quattro lettori che avrete voglia di farmi compagnia, potrò pregiarmi della collaborazione e del sostegno di penne assai più tenaci, ferrate e raffinate della mia (umile pensatore di strada). 
Collaboratori stimati o fini conoscitori della materia validano se stessi soprattutto se amano porsi degli interrogativi ed a questi tentare di dare una risposta.
Dicevamo allora correva l'anno 1974. Si era appena venuti a conoscenza della parola Austerity, molti la elogiavano come un sistema per ridurre le emissioni inquinanti ma era nata dalle colossali bugie propagandate dalle compagnie petrolifere e dal cartello dell' Opec: Il petrolio stava per finire!
E’ evidente, a quasi quarant’anni di distanza, che ancora non è finito… tra l’altro sono stati scoperti ulteriori e vastissimi giacimenti di gas e shale gas che nella giusta prospettiva e con l’adeguata “perizia” tecnologica potrebbero inquinare molto meno, chissà magari anche a costi “generali” più contenuti, sempre se si voglia partire da un punto di vista di salvaguardia dell’ambiente e non da quello esclusivo dell’avidità di profitto!
Diversamente, sull'onda emotiva di tale nefasto “ascendente” ed in seguito alle inevitabili turbolenze di borsa, nacque quella che di fatto è considerata la prima authority italiana:
LA CONSOB!
La Consob aveva il compito di risolvere i problemi del mercato borsistico e chiarire la situazione patrimoniale delle società garantite, per tutelare i risparmiatori e gli investitori.
Così si presenta sul sito istituzionale:
Attualmente l’organo direttivo è composto da un Presidente e da due membri (in precedenza quattro: ridotti a due dal DL n. 201/2011, coordinato con la legge di conversione 22 dicembre 2011, n. 214 - con norma che diverrà gradualmente operativa con la scadenza e le dimissioni dei commissari in carica alla sua entrata in vigore). Membri scelti tra persone di specifica e comprovata competenza ed esperienza e di indiscussa moralità e indipendenza, nominati con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio stesso. In precedenza, essi duravano in carica cinque anni e potevano essere confermati una sola volta, mentre adesso la legge del 28 febbraio 2008, n. 31, ha stabilito in sette anni (senza possibilità di riconferma) la durata in carica dei membri della Commissione.
Attualmente, la Consob è composta dal presidente, Giuseppe Vegas e da tre commissari: Vittorio Conti, Michele Pezzinga e Paolo Troiano. Il direttore generale di Consob è Gaetano Caputi.
Sette anni, una durata Biblica, ammessa e non concessa anche la non rieleggibilità!
E’ soggetta al controllo del Ministero del Tesoro. come la Banca d'Italia che opera più o meno nello stesso settore e con la quale talvolta è entrata in conflitto.
Dal 1974 ad oggi la Borsa non ha avuto più scandali. O forse si?
I risparmiatori sono stati più tutelati o forse no?
La Consob ha entrate che derivano per il 40% circa da banche, società di revisione, promotori finanziari e conta circa (il circa è sempre d’obbligo come il condizionale in ogni presunta affermazione) 620 dipendenti.
Quanto allora effettivamente ci costa e cosa concretamente controlla ?
Correva l'anno 1982. Per salvare la sua politica disastrosa la Thatcher accetta la guerra con l'Argentina per le Isole Malvinas, non lontane dalle coste dello stato sudamericano al crepuscolo della sua dittatura militare. Ma si sa il governo Argentino era illegittimo mentre il fido alleato Pinochet il potere lo aveva preso democraticamente ed applicava molto democraticamente le stesse teorie economiche della Thatcher.
In Borsa c'era l'affaire Centrale, si parlava di strane operazioni sui titoli assicurativi, il paese era ancora ricco e prospero, l'anno prima la faccenda Ambrosiano-Ior - Calvi aveva dato qualche indicazione negativa sull'operato dell’Authority Num.1 in ordine di tempo ma soprattutto di rilevanza nell’ambito di quello che in futuro sarebbe diventato il cardine del sistema economico: Il settore finanziario!
Il 14 ottobre 1980 i quadri della Fiat di Mirafiori erano scesi in piazza a protestare ma l'onda lunga arriverà nel 1990 con la terza Authority……
Ed allora cosa fare se non moltiplicare ?
Nasce IVASS, oltre (?) 250 dipendenti con sede a Roma, ereditaria od erede (?) dell’Isvap. Esercita il controllo sulle imprese assicurative, compresi mediatori ed agenti, in conformità alle NORMATIVE EUROPEE e del Governo.
Con legge 135/2012 le sue prerogative sono state ufficialmente trasferite e sancite. In attesa dell'approvazione dello statuto, il dottor Giannini ha operato come commissario per l'ordinaria e straordinaria amministrazione.
La carica come al solito non è elettiva.
Quanto ci costa
Chi, come e cosa controlla ?
Correva l'anno 1990, nelle orecchie risuonano le note di una canzone…
cosa restera di questi anni ottanta ?

Resterà il ricordo degli yuppies e dei loro facili guadagni di borsa, del primo sacco di Roma dell'era contemporanea, del muro di Berlino che crollando doveva aprire un'era di prosperità dei popoli e delle privatizzazioni alla Thatcher, predicate da destra e sinistra.
Privatizzazioni che avrebbero risolto d'incanto tutti i mali dell'Italia...
Il debito pubblico era ormai incontrollabile, gli iperliberisti della Scuola Austriaca, ci si chiede o semplicemente ci si chiedeva: doverano?
A raccontar favole alla radio o alla televisione o sulla nascente internet, nuovo guro dellavanguardia?
Già?!?
Lavanguardia però siamo anche noi che respiriamo di sole ancora incerto che bazzica nellalto dei cieli permeati di sofisticata chimica umana
Le Authority cominciavano a dettare ai governi le loro leggi, i loro dogmi, i loro necessari tagli al welfare ossia alla salute del popolo... o meglio ancora: la salute della sua comunita portante il ceto medio!

Ed ecco che nel campo delle lotte politiche e sociali irrompe la terza Authority, legge 12/6/1990 n.146, successivamente modificata dalla legge 83 del 2000...
La commissione di garanzia e sciopero, attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Sono nove membri designati dai presidenti di Camera e Senato tra esperti in materia di diritto costituzionale, di diritto del lavoro e di relazioni industriali e nominati con decreto del Presidente della Repubblica.
La commissione ha sede a Roma e come consolidata consuetudine e norma imprescindibile, si avvale di consulenti.
Che La marcia dei quarantamila sia partita da Torino dieci anni prima e finalmente arrivata nei “palazzi del Potere “ a Roma ?
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si inciampa in modo causticamente ingenuo!
E così, in un percorso solo apparentemente in contrasto con il precedente ma perfettamente in linea con il pensiero liberista imperante, scatta la quarta carica:
LAuthority Garante della concorrenza e del mercato meglio conosciuta come
Anti-Trust !?!
Istituita con legge 287/90  è un Authority che spesso entra in conflitto con le competenze della Banca d'Italia, specie sul tema delle fondazioni bancarie!
Un presidente, tre componenti designati per ben sette anni da Presidenti di Camera e Senato e 270 impiegati (???).
E' di sua competenza anche l'applicazione della legge 74/92 sulla pubblicità ingannevole
Siamo arrivati solo alle prime quattro Authority in un trattato che per necessità si è dovuto rivelare breve, ma già si possono tirare le prime somme.
Elette tra eletti”… da un numero di personalità indipendenti sovente scelte arbitrariamente, per risolvere alcuni dei problemi principali del paese: dalla libera concorrenza al diritto di sciopero, dalla vigilanza alla sicurezza bancaria ed assicurativa
Vedremo progressivamente nel tempo come sono fiorite nuove cariche più rispondenti ai voleri di chi controlla la maggioranza (politica, lobbystica, parlamentare, mercatista), magari non con tutto il disprezzo ma sostanzialmente con enorme spregio del ns modesto pensiero e volere popolare e costituzionalmente sovrano.
Una sovranità perduta sulla carta dei trattati internazionali che hanno lasciato sul campo vittime e feriti, in ossequio al dogma del libero mercato che ha finito per strangolare lintero ceto medio occidentale. Che ciò sia un bene o sia stato un male sarà il tempo o forse la storia a stabilirlo, per il momento lintenzione è solo quella di tentare dindividuare determinate criticità con le quali non ci resta che fare i conti anche, e soprattutto, rispetto alla dura realtà quale sembra esser stata concepita, ossia una realtà (a ns modesto parere) intesa a demolire unintera classe sociale.
Un pensiero che rispetto al concetto di Autority ci sentiremmo di tradurre, per opportuna semplicità, in tal modo:
Elezione indiretta od elezione diretta?
Elezione diretta ogni due anni tra persone aventi le necessarie capacità, con ballottaggio in caso di mancato raggiungimento del quorum prestabilito o nomina dordinanza della cordata politica più influente di turno ?!?
Il popolo, non v’è dubbio, sa benissimo sbagliare da solo, inutile imporgli aiuti dall'alto
Per Il ruolo del censore, come figura cardine di un Authority e che risponda ad una futura Camera Alta dei Controlli e delle Regioni... ci riserviamo un più ampio spazio nel quale affronteremo in modo più articolato ed approfondito le naturali quanto inevitabili implicazioni.
Ora ciò che ci preme è instillare un punto interrogativo o linterrogativo di un dubbio emerso, che proponiamo quale estremo quesito amletico:
Essere o non essere artefici della ns realtà evitando di giocare il ruolo di facili quanto inutili prede dellaltrui avidità?
Per i ns quattro ed unici lettori lappuntamento è a presto, la prima parte è finita e la Corte si ritira per miglior e quieto consiglio.
Il tempo è ancora quello fertile del riflettere prima ancora di quello indomito dellagire o di quello fausto del giudicare!
E pertanto qui ci si congeda con la promessa o la speranza di poter sulla scena ritornare… con altri congrui, misurati e pertinenti approfondimenti per mezzo dei quali esser in grado allo stesso modo di poter il pubblico allietare!

Un saluto combattivo da Elmoamf ed i suoi infaticabili ed estimabili amici…

1 commento:

  1. Ottimo lavoro Elmoaf.Dobbiamo ripercorrere il passato con altri occhi e altre orecchie per comprendere ancora più a fondo il nostro presente e individuare i responsabili di questo disastro.Grazie

    RispondiElimina