A mani impari discutiamo dell'ineffabile.
Ma cos'è l'ineffabile se non
l'artefice autoindotto delle nostre intime quanto singolari paure?
Parimenti discutiamo
amabilmente dell'affabile che si propone con toni assoluti di evidenza.
Ma cos'è quell'affabile se non
l'artefice eterodiretto delle nostre intime quanto singolari fobie?
Un doppio Universo di univoche
realtà condizionate… condizionanti.
Un mondo entro il quale
ci costringiamo inconsapevolmente, mietendo i nostri programmi per il futuro,
alla ricerca di un riscatto tanto arduo quanto effimero della nostra perduta
esistenza, del profondo e perduto significato dell’esistenza e della vita che
intorno ad essa conseguenzialmente si espande o contrae… a seconda della
diversa capacità che si è in grado di esprimere o mostrare nel tentativo di
governarla.
Can we resolve the past - Lurking jaws joints of time -
The base - to come of age in a dry place -
Holes and caves.
The base - to come of age in a dry place -
Holes and caves.
Entrando nella maggiore
età attraversando un territorio arido: buchi neri, luoghi oscuri, nicchie e
caverne dove nascondere il proprio soffio vitale, celare la propria psiche.
Abbiamo ancora bisogno
del passato per crescere?
Abbiamo ancora bisogno
del nostro passato per vivere?
O siamo solo cerchi
nell’ombra in attesa dell’estrema unzione?
Code di cavallo
volteggiano sospese nel tempo intrecciando sospiri infiniti. Sterminate orde di
bisonti emigrano verso settentrione ai confini della brulla scogliera. Sfuggono
la rovente estate incalzante per approdare in luoghi ancor più impervi.
Il lupo affamato
attende, paziente e solitario, sulle alture rocciose, la preda morente,
stremata dal viaggio. L’anziano, il più debole e con lui l’anello mancante, di
una catena eterna, di rimedi e di colpe, che non hanno un fine od una agognata soluzione…
ma vivono di sponde, di stenti, di continuità e di sfumature.
Sferza il viso l’aria
gelida della steppa. Mozziconi spenti, calpestati, schiacciati. Stivali sudici,
intrisi di fango e sterpaglie. Rifugi occasionali dove trascorrere la notte.
Siamo anime devastate.
Devastati dall’incedere
di un’insolente rappresentazione parossistica del bene e del male. Atavica,
spregiudicata, cinica e irriconoscibile interpretazione del divenire storico.
Multiforme ed uniforme
al tempo stesso.
Conformata intorno al senso unico di concezione dell’evento.
Conformata intorno al senso unico di concezione dell’evento.
L’evento storico come
memento di una consacrazione al falso.
Al ridicolo, al buffo,
all’assurdo, al comico… eppure radicalmente solido nelle sue affermazioni,
presunzioni, istituzioni, regolamentazioni delle attività sociali.
Azioni e reazioni
concrete che si conformano alla dittatura dell’inutile quanto dilettevole... sguardo superiore ed "intercessorio" di coloro che pretendono di possedere l'onniscenza e pertanto si arrogano il potere di determinare e stabilire e ipotizzare ed infine realizzare e fissare l'esistenza in base al loro arrogante ed inderogabile giudizio.
Azioni e reazioni del
vacuo quanto promettente libero arbitrio, connaturato in un ginepraio di scelte
e libertà che nella sostanza non sono in grado di assumere alcun concreto
significato.
Emergenziali viventi,
viviamo di speranze vane e superflue, nel dettato di principi che noi stessi
abbiamo contribuito ad affossare, rivendicando valori, competenze e virtù che
paradossalmente si dimostrano non avere alcun effettivo valore!
Estremi estensori e difensori delle umane genti e della Civiltà Moderna.
Quella Civiltà Moderna del Cui Prodest.
Ossia quei Difensori dello
Stato di Diritto... ad intermittenza.
Quei difensori
secondo presunta facoltà divinatoria degli stessi eventi... che agiscono unicamente
secondo singolare volontà focalizzante delle malefatte.
Difensori, per i quali, lo
Stato di Diritto esiste e rimane degno di esser tale unicamente e nella misura
in cui questo risponda alle proprie, singole, univoche, singolarmente sempre
presunte necessità intellettuali.
"Out here in the perimeter there are no stars… Out here
We IS stoned Immaculate"
Elmoamf
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