Parte da qui il ns
viaggio nel mondo delle Autority, un viaggio tortuoso e spigoloso lungo varie
tappe, in cui tenteremo di sviscerare i meandri oscuri di un mondo che tenta di
occultare se stesso alla luce del sole...
Perché il ns viaggio e perché tenteremo?
Beh, semplicemente perché in questo viaggio non sarò solo o almeno lo
spero!
Oltre a Tutti Voi, miei cari quattro lettori che avrete voglia di
farmi compagnia, potrò pregiarmi della collaborazione e del sostegno di penne
assai più tenaci,
ferrate e raffinate della mia (umile pensatore di
strada).
Collaboratori stimati o fini conoscitori della materia validano se stessi soprattutto se amano porsi degli interrogativi ed a questi tentare di dare una risposta.
Dicevamo allora…
correva l'anno 1974. Si era appena venuti a conoscenza della parola Austerity, molti
la elogiavano come un sistema per ridurre le emissioni inquinanti ma era nata
dalle colossali bugie propagandate dalle compagnie petrolifere e dal cartello
dell' Opec: “Il
petrolio stava per finire”!
E’
evidente, a quasi quarant’anni di distanza, che ancora non è finito… tra
l’altro sono stati scoperti ulteriori e vastissimi giacimenti di gas e shale
gas che nella giusta prospettiva e con l’adeguata “perizia” tecnologica
potrebbero inquinare molto meno, chissà magari anche a costi “generali” più
contenuti, sempre se si voglia partire da un punto di vista di salvaguardia
dell’ambiente e non da quello esclusivo dell’avidità di profitto!
Diversamente,
sull'onda emotiva di tale nefasto “ascendente” ed in seguito alle inevitabili turbolenze
di borsa, nacque quella che di fatto è considerata la prima authority italiana:
LA CONSOB!
La
Consob aveva il compito di risolvere i problemi del mercato borsistico e chiarire
la situazione patrimoniale delle società garantite, per tutelare i
risparmiatori e gli investitori.
Così
si presenta sul sito istituzionale:
Attualmente l’organo direttivo
è composto da un Presidente e da due membri
(in precedenza quattro: ridotti a due dal DL n. 201/2011, coordinato con la
legge di conversione 22 dicembre 2011, n. 214 - con norma che diverrà
gradualmente operativa con la scadenza e le dimissioni dei commissari in carica
alla sua entrata in vigore). Membri scelti tra persone di specifica e
comprovata competenza ed esperienza e di indiscussa moralità e indipendenza,
nominati con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente
del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio stesso. In
precedenza, essi duravano in carica cinque anni e potevano essere confermati
una sola volta, mentre adesso la legge del 28 febbraio 2008, n. 31, ha
stabilito in sette anni (senza possibilità di riconferma) la durata in carica
dei membri della Commissione.
Attualmente, la Consob è
composta dal presidente, Giuseppe Vegas e da tre commissari: Vittorio Conti, Michele
Pezzinga e Paolo Troiano. Il direttore generale di Consob è Gaetano Caputi.
Sette
anni, una durata Biblica, ammessa e non concessa anche la non rieleggibilità!
E’
soggetta al controllo del Ministero del Tesoro. come la Banca d'Italia che
opera più o meno nello stesso settore e con la quale talvolta è entrata in
conflitto.
Dal
1974 ad oggi la Borsa non ha avuto più scandali. O forse si?
I
risparmiatori sono stati più tutelati o forse no?
La Consob
ha entrate che derivano per il 40% circa da banche, società di revisione,
promotori finanziari e conta circa (il circa è sempre d’obbligo come il
condizionale in ogni presunta affermazione) 620 dipendenti.
Quanto allora effettivamente ci
costa e cosa concretamente controlla ?
Correva
l'anno 1982. Per salvare la sua politica disastrosa la Thatcher accetta la
guerra con l'Argentina per le Isole
Malvinas, non lontane dalle coste dello stato sudamericano al
crepuscolo della sua dittatura militare. Ma si sa il governo Argentino era
illegittimo mentre il fido alleato Pinochet il potere lo aveva preso
democraticamente ed applicava molto democraticamente le stesse teorie
economiche della Thatcher.
In
Borsa c'era l'affaire Centrale, si parlava di strane operazioni sui titoli
assicurativi, il paese era ancora ricco e prospero, l'anno prima la faccenda
Ambrosiano-Ior - Calvi aveva dato qualche indicazione negativa sull'operato
dell’Authority Num.1 in ordine di tempo ma soprattutto di rilevanza nell’ambito
di quello che in futuro sarebbe diventato il cardine del sistema economico: Il
settore finanziario!
Il 14 ottobre 1980 i
quadri della Fiat di Mirafiori erano scesi in piazza a protestare ma l'onda
lunga arriverà nel 1990 con la terza Authority……
Ed
allora cosa fare se non moltiplicare ?
Nasce
IVASS, oltre (?) 250
dipendenti con sede a Roma, ereditaria od erede (?) dell’Isvap.
Esercita il controllo sulle imprese assicurative, compresi mediatori ed agenti,
in conformità alle NORMATIVE EUROPEE e del Governo.
Con
legge 135/2012 le sue
prerogative sono state ufficialmente trasferite e sancite. In attesa dell'approvazione
dello statuto, il dottor Giannini ha operato come commissario
per l'ordinaria e straordinaria amministrazione.
La carica come al solito non è
elettiva.
Quanto ci costa
Chi, come e cosa controlla ?
Chi, come e cosa controlla ?
Correva l'anno 1990, nelle
orecchie risuonano le note di una canzone…
“cosa restera’ di questi anni ottanta ?”
Resterà il ricordo degli yuppies e dei
loro facili guadagni di borsa, del primo sacco di Roma dell'era contemporanea,
del muro di Berlino che crollando doveva aprire un'era di prosperità dei popoli
e delle privatizzazioni alla Thatcher, predicate
da destra e sinistra.
Privatizzazioni che avrebbero risolto
d'incanto tutti i mali dell'Italia...
Il debito pubblico era ormai
incontrollabile, gli iperliberisti della “Scuola Austriaca”, ci si
chiede o semplicemente ci si chiedeva: dov’erano?
A raccontar favole alla radio o alla
televisione o sulla nascente internet, nuovo guro dell’avanguardia?
Già?!?
L’avanguardia però siamo
anche noi che respiriamo di sole ancora incerto che bazzica nell’alto dei
cieli permeati di sofisticata chimica umana…
Le
Authority cominciavano a dettare ai governi le loro leggi, i loro dogmi, i loro
necessari tagli al welfare… ossia alla salute del popolo... o meglio ancora: la salute della sua
comunita’
portante – il
ceto “medio”!
Ed
ecco che nel campo delle lotte politiche e sociali irrompe la terza Authority,
legge 12/6/1990 n.146, successivamente modificata dalla legge 83 del 2000...
La commissione di garanzia e sciopero,
attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Sono nove membri designati
dai presidenti di Camera e Senato tra esperti in materia di diritto
costituzionale, di diritto del lavoro e di relazioni industriali e nominati con
decreto del Presidente della Repubblica.
La commissione ha sede a Roma e come consolidata consuetudine
e norma imprescindibile, si avvale di “consulenti”.
Che La marcia dei quarantamila
sia partita da Torino dieci anni
prima e finalmente arrivata nei “palazzi del Potere “ a Roma ?
A pensar
male si fa peccato ma spesso ci si inciampa in modo causticamente ingenuo!
E così, in un
percorso solo apparentemente in contrasto con il precedente ma perfettamente in
linea con il pensiero liberista imperante, scatta la quarta carica:
L’Authority Garante
della concorrenza e del mercato meglio conosciuta come
Anti-Trust
!?!
Istituita con legge 287/90 è un Authority che spesso entra in
conflitto con le competenze della Banca d'Italia, specie sul tema delle fondazioni bancarie!
Un
presidente, tre componenti designati per ben sette anni da Presidenti di Camera
e Senato e 270 impiegati (???).
E' di sua
competenza anche l'applicazione della legge 74/92 sulla pubblicità
ingannevole…
Siamo
arrivati solo alle prime quattro Authority in un trattato che per necessità si è dovuto
rivelare breve, ma già si possono tirare le prime somme.
“Elette tra eletti”… da un
numero di “personalità
indipendenti”
sovente scelte arbitrariamente, per risolvere alcuni dei problemi principali
del paese: dalla libera concorrenza al diritto di sciopero, dalla vigilanza
alla sicurezza bancaria ed assicurativa…
Vedremo
progressivamente nel tempo come sono fiorite nuove cariche più
rispondenti ai voleri di chi controlla la maggioranza (politica, lobbystica,
parlamentare, mercatista), magari non con tutto il disprezzo ma sostanzialmente
con enorme spregio del ns modesto pensiero e volere popolare e
costituzionalmente sovrano.
Una sovranità perduta
sulla carta dei trattati internazionali che hanno lasciato sul campo vittime e
feriti, in ossequio al dogma del libero mercato che ha finito per strangolare l’intero
ceto medio occidentale. Che ciò sia un bene o sia stato un male sarà il tempo
o forse la storia a stabilirlo, per il momento l’intenzione è solo
quella di tentare d’individuare
determinate criticità con le quali non ci resta che fare i
conti anche, e soprattutto, rispetto alla dura realtà quale
sembra esser stata concepita, ossia una realtà (a ns modesto parere) intesa a demolire
un’intera
classe sociale.
Un pensiero
che rispetto al concetto di Autority ci sentiremmo di tradurre, per opportuna
semplicità,
in tal modo:
Elezione indiretta
od elezione diretta?
Elezione
diretta ogni due anni tra persone aventi le necessarie capacità, con ballottaggio
in caso di mancato raggiungimento del quorum prestabilito o nomina d’ordinanza
della cordata politica più influente di turno ?!?
Il popolo,
non v’è
dubbio, sa benissimo sbagliare da solo, inutile imporgli aiuti dall'alto…
Per Il ruolo del censore, come figura cardine di un Authority e
che risponda ad una futura Camera Alta dei Controlli e delle Regioni... ci
riserviamo un più
ampio spazio nel quale affronteremo in modo più
articolato ed approfondito le naturali quanto inevitabili implicazioni.
Ora ciò che ci
preme è
instillare un punto interrogativo o l’interrogativo di un dubbio emerso, che
proponiamo quale estremo quesito amletico:
“Essere o non essere artefici della ns
realtà evitando
di giocare il ruolo di facili quanto inutili prede dell’altrui
avidità?”
Per i ns
quattro ed unici lettori l’appuntamento è a presto,
la prima parte è
finita e la Corte si ritira per miglior e quieto consiglio.
Il tempo è ancora
quello fertile del riflettere prima ancora di quello indomito dell’agire o di
quello fausto del giudicare!
E pertanto qui ci si congeda con la promessa o la
speranza di poter sulla scena ritornare… con altri congrui, misurati e
pertinenti approfondimenti per mezzo dei quali esser in grado allo stesso modo di
poter il pubblico allietare!
Un saluto combattivo da Elmoamf ed i suoi infaticabili
ed estimabili amici…