Parlo sicuramente per partito preso e sfrutto pertanto un mio elaborato personale e precedente (a non so quando implicitamente). Scritto che non so sinceramente se e semmai ho utilizzato... o per altri scopi esposto quanto per altri "aspetti" enfatizzato.
Il mio fine oramai non è più solamente divulgativo ma inesplicabilmente espositivo di un itinere che (ahimè) altrettanto sinceramente è raramente compreso!
L'incamminarsi verso un nulla consolidato ossia ciò che viene ad ogni modo esposto come assoluto.
L'assoluto è nel concetto di chi non riesce a comprendere null'altro che se stesso nel divenire ma appena in quel se stesso appare un'ombra, l'infinito scricchiola... là... dove l'ombra traccia una strada alternativa se non opposta, a quel divenire il quale (a torto o ragione) appare appunto come il diversamente giusto o contrapposto o antagonista ad un univoco intendere!
L'ombra dell'inaspettato, non concordato, non congruo, non opportuno, non consolidato, non allineato, non genuflesso, non architettonico, non speculare, non ecumenico...
In realtà l'alternativa o l'opposizione null'altro è che il confronto della realtà con la propria necessità di essere... o meglio con la fantasia, il sogno di essa di essere una realtà alternativa a cui non soggiogare la propria esistenza ma diversamente dettare le proprie necessità!
La realtà a cui ci riconduciamo forse è una realtà puramente formale mentre nella sostanza o nella materia o meglio ancora nella fluttuazione della stessa... la realtà non esiste quanto quelle sfumature che si appropriano di un divenire evanescente.
La realtà non è nel se e non è nel ma o nel forse... magari la realtà è nel ? che nulla ha a che fare col possedere e quindi implicitamente nulla ha a che fare con il comprimere la propria medesima esistenza...
La realtà magari è nell'interpretare...se stessi coerentemente rispetto alla propria esistenza... esistenza di cui ognuno di noi è forse ed evidentemente l'unico ed univoco depositario!
La realtà non giace nel forse o nel semmai ma nel sarà rispetto alle ognuno di noi decisioni!
Tradurre in anomalie semplici opportunità è un gioco perverso che agevola (apparentemente) chi tende unicamente ad avvantaggiarsene...ma nel lungo termine tutti i nodi vengono al pettine e ciò che oggi si lucra illecitamente o illegittimamente verrà richiesto come compensazione di un torto ahimé all'origine mal compreso o compreso inappropriatamente, arrogantemente ed unitelarmente quale diritto "acquisito"!
La verità probabilmente non giace nel più forte e tanto meno nel più scaltro o nel più furbo quanto evidentemente nel più saggio!
Il saggio...ossia colui che anziché porsi domande infinite si appresta a dare risposte circoscritte!
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La prosperità ingenua della Yuppie Economy!
Chi ha vissuto negli anni Ottanta del secolo scorso la sua adolescenza...?
Mi pongo tale domanda, alla luce della "critica" realtà odierna!
Negli anni Ottanta del 1900 si poteva respirare tutt'intorno un fervorve di "prosperità economica"...
Spesso di volgare strafottenza da cafoni arricchiti.
Nel bel paese come nelle realtà continentali europee o di oltre oceano...
Tutto era molto edulcorato!
Nastrini rosa, fiocchi, ghirlane e bon bon.
Sembrava un eterno banchetto in cui ognuno poteva avere e godere tranquillamente della sua fetta di torta.
Cosa ne sia oggi di quei fasti è un mistero.
Perché?
Perché le difficoltà nello sbarcare il lunario, nell'arrivare alla fine del mese se non alla fine del giorno...
Eran tal e quali ad oggi!
L'unica differenza forse tangibile sta nel fatto che il passato sembra, inevitabilmente più spontaneo ed illusoriamente migliore...
Se non altro perché lo si è già vissuto ed affrontato e pertanto si presume di conoscerlo.
Mentre il presente o meglio ancora il futuro sono qualcosa di intagibile, inesplorato, incerto e sconosciuto.
Il divenire si traduce, quindi, in un ansia dell'attesa di ciò che accadrà!
Saremo noi all'altezza della situazione?
Saranno le difficolta tali da potere farvi fronte?
Il destino ci riserverà la buona novella?
Tutte domande che rimangono avvolte in un mantello misteriosamente e spettralmente interrogativo!
La prosperità ingenua della Yuppie Economy era fondata sulle basi del rampantismo socio-economico.
All'epoca la finanza speculativa (come pubblicamente la conosciamo oggi!) era agli albori.
Muoveva i suoi primi passi e mugugnava i suoi primi vagiti.
Era l'epoca delle sovvenzioni, della spesa allegra, del clientelismo da ogni dove.
E non era una realtà tipicamente ed unicamente italiana.
Gli anni '80 sono stati quelli della presidenza Regan...culminati con il crollo dell'Unione Sovietica condotta e capitanata dalla Perestrojka.
La Perestrojka dell'orsacchiotto Michail Gorbacëv!
Gli anni ottanta erano quelli dal sound metallico della musica pseudo ribelle o new romantic.
I film di hollywood improntati sulla frenesia orgiastica dei college americani.
L'Ammore...!
L'Ammore romantico si è sviluppato negli anni '80.
Il Tempo delle Mele ha fatto scuola...
I Duran Duran e gli Spandau Ballet!
Nastrini e paillette.
Giacche con le spalle imbottite e capelli cotonati.
Le prime marche multinazionali che facevano bella mostra di se su ogni tipo di tessuto o cartellone pubblicitario.
Quasi fossero o dimostrassero di essere... più imponenti ed importanti del tessuto esistenziale stesso.
Ecco oggi quella realtà di marche e multinazionali.
Di concetti edulcorati e falsi miti.
Eccola oggi quella realtà!
Una realtà da o di beoti e scimuniti abilmente addomesticati!
Un saluto prospettico da un quasi e forse insperabile altrove.
Elmoamf