Banche pubbliche e.o banche private ?!
Questo è il dilemma!
« ...se sia più nobile nella mente soffrirei colpi di fionda e i dardi dell'oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine... »
Chiamati a "dover rispondere" di tale argomento, difficilmente si potrebbe riuscire a venirne a capo coerentemente, soprattutto nel caso in cui fossimo costretti ad un'analisi asettica, diretta e spietata!
Ossia, un'analisi priva di pregiudizi propri di ogni computo umano. Un'analisi che riguardi il merito intrinseco di ogni soggetto o istituzione rispetto al suo stesso impatto sociale.
Il ruolo "concreto" delle Banche è ancor oggi oggetto di scrupoloso studio da parte degli specialisti della materia economica come dei professionisti di quella che vagamente ed impropriamente vien definita come la cultura politica ed accademica (poi, forse ... semmai!).
E non perché tale ruolo sia secondario o sfuggente o diversamente determinante...
Od ancora e viceversa, invariabilmente ed universalmente accettato in quanto presunto fattore di equilibrio in un invariabilmente acquisito squilibrio di forze motrici... centrifughe e centripete al tempo stesso.
Uso amabilmente alcuni giochi di parole per esprimere concetti che semplicemente (ritengo) dovrebbero fluire... e che in realtà ... in questa triste realtà ... evidentemente non fluiscono, tanto meno istintivamente o criticamente riescono ad esser in grado di venir acquisiti dall'uditorio comune: comunemente casuale o proditoriamente popolare !?
Così ci si ritrova a dover disquisire di concetti che ai "più" dovrebbero risultare ridondanti ma ad altri, gli altri ed assai "più" ... ahimé(!) ... non lo sono e forse difficilmente mai lo saranno!
Entità quali: "Istituto di credito", "Banca commerciale", "Banca d'affari", "Banca centrale", "Banca di Credito Cooperatico", "Banca Etica", "Microcredito" e.o "Finanziaria".
Soggetti oggi oggetto, spesso, dell'iperinflazione terminologica come dell'altrettanto incomprensibile opinione pubblica "comune".
Protagonisti loro malgrado o malgrado la loro capacità di esser tali, della peculiarità della vita "familiare".
Loro malgrado sistemici, come si suol dire, nella loro inequivocabile "competenza".
Competenti, maestri, abili quanto pertinenti nell'incidere sul suolo delle dirette interrelazioni umane quali attori tra i più voraci e decisivi rispetto all'effettivo agire e reagire mondano.
Competenti, maestri, abili quanto pertinenti nell'incidere sul suolo delle dirette interrelazioni umane quali attori tra i più voraci e decisivi rispetto all'effettivo agire e reagire mondano.
Il concetto di Banca, nelle sue varie declinazioni, dovrebbe risultare un patrimonio acquisito dalla pubblica opinione come altrettanto dovrebbe esserlo il concetto di merito "sociale" e "civile".
Evidentemente e malinconicamente... così non è!
Di conseguenza il dover approfondire questioni che, per altri versi, dovrebbero rivelarsi limpide, cristalline, immediate.. risulta alquanto stucchevole!
Tant'è! La realtà avvilente supera la fantasia eccessivamente comprensiva.
Dovendo trarre, però, una cognizione ed una lezione di vita che possa giustificarne l'essenzialità (sia nella forma giuridica come altrettanto nella forma pratica, commerciale e.o. finanziaria che sia ... e tanto quindi per l'eventuale entità "pubblica", ormai preda di un defunto immaginario collettivo, quanto per quella "privata" ben più radicata sul suolo delle umane relazioni, percezioni e conseguenti reazioni "popolari" ... ) le ombrose figure, in cui l'Istituto Bancario si è nel tempo incarnato, andrebbero ricondotte alle loro origini. Ossia quelle di mere intermediarie tra ... una "genuina" domanda da un lato ed una "sincera" offerta d'impiego di capitale dall'altro.
La figura d'intermediazione del credito, diremmo oggi, si perde nella notte dei tempi ... eppure non è poi così lontana dalla storia dell'uomo civilizzato come oggi siamo portati a conoscere e concepire!
Ciò che oggi stesso prettamente e singolarmente la distingue da un "remoto" passato è la sua "moderna" capacità di essere capillare, pervasiva e per certi ... ignobili e spregevoli ... versi "essenziale"!
Il credito, nella moderna società, è divenuto il cardine di sviluppo, il parametro di riferimento, l'elemento di analisi, il dato statistico ... sul quale e per il quale misurare la "crescita" economica e pertanto sociale delle "comunità": Istituzionali, Nazionali, Sovranazionali, Globali.
Un'inclinazione del tutto particolare per definire l'evoluzione (o forse l'involuzione ?) delle società "civili" umane rispetto al loro "Terso" millennio post Christum di esistenza storicamente documentata.
Già il Cristo ed il suo atteggiamento nei confronti dei mercanti nel "Tempio"... ma questa è un'altra storia e diversamente andrebbe raccontata.
Tornando a noi...
Un ruolo "inadeguato" quello delle Banche che imperiosamente, prepotentemente, autoritariamente ed indissolubilmente è divenuto cardine del "sistema". Un sistema socio-economico-politico umanamente e ferocemente: Spietato.
Un sistema ove, nella realtà fattuale, ci si erge ad artefici della verità come della sua sostanza al pari di un improprio divenire in essa quali "sacerdoti" officianti sull'altrui destino!
Qui ritorna il dilemma orsù amleticamente richiamato:
Essere o non Essere
Se sia più nobile mentire per non lasciar soffrire il prossimo di un dolore evitabile con una mancata presa di coscienza o prender l'armi e combattere quel male che pur soffrendo nella propria consapevolezza ci si è fatti carico di comprendere, contrastare, affrontare ed a cui non cedere come sinceramente tentar di redimere!
Orsù!
Parliamo di Banche: il diavolo incarnato di cotale "Terso" millennio.
Eppure una semplice istituzione, che da secoli si perpetua quale figura "asettica" nel compendio delle relazioni umane.
Le istituzioni son fatte di persone e non son esse stesse tali, pertanto sarebbe un grave errore confondere le prime direttamente con le seconde. Motivo per cui il dichiarar sempre più spesso e populisticamente che la colpa dell'odierna "CRISI" è principalmente delle Banche sarebbe come dichiarar che la colpa dell'Uovo è daver fatto la "Gallina"!
Spesso ci si dimentica di ricondurre le persone al loro diretto, principale quanto protagonista ruolo.
In tale ottica si affliggono gli istituti secolarizzati dimenticando i protagonisti veri e propri che sono gli esseri umani.
Nel bene e nel male. In giustizia od atrocità. In sofferenza o letizia. In assenza o comunione. In estasi o delirio!
Sono gli esseri umani che il tempo o il destino o l'Eccelso giudicherà degni o meno di esser tali!
Non le istituzioni, meri strumenti funzionali al volere, sano o nocivo che sia, di quegli stessi "ispiratori"!
Un saluto,
Elmoamf
P.S.:
Mi rendo conto che dal titolo del post potranno esser tratte delle incongruenze o perplessità di significato. Pertanto, a rigor di trattazione, sarei lieto evidenziare le seguenti analisi, così come espresse dai link correlati:
BIS: ossia Banca dei Regolamenti Internazionali emanazione operativa assoluta rispetto agli accordi previsti dal Comitato di Basilea sugli standard qualitativi e quantitativi del sistema bancario internazionale.
Accordi a loro volta voluti ed imposti dal consesso finanziario internazionale esprimibile nel G20 (o G10 o G8 o G7 o G?)
Esprimibile in ultima istanza da precisi nomi e cognomi, in rappresentanza di comunità e.o stati o forse, ancor meglio, di altri nomi e cognomi meno noti ma pur sempre identificabili sotto il faro puntato della Verità e della Critica Coscienza!
Cordialità
Elmoamf
La figura d'intermediazione del credito, diremmo oggi, si perde nella notte dei tempi ... eppure non è poi così lontana dalla storia dell'uomo civilizzato come oggi siamo portati a conoscere e concepire!
Ciò che oggi stesso prettamente e singolarmente la distingue da un "remoto" passato è la sua "moderna" capacità di essere capillare, pervasiva e per certi ... ignobili e spregevoli ... versi "essenziale"!
Il credito, nella moderna società, è divenuto il cardine di sviluppo, il parametro di riferimento, l'elemento di analisi, il dato statistico ... sul quale e per il quale misurare la "crescita" economica e pertanto sociale delle "comunità": Istituzionali, Nazionali, Sovranazionali, Globali.
Un'inclinazione del tutto particolare per definire l'evoluzione (o forse l'involuzione ?) delle società "civili" umane rispetto al loro "Terso" millennio post Christum di esistenza storicamente documentata.
Già il Cristo ed il suo atteggiamento nei confronti dei mercanti nel "Tempio"... ma questa è un'altra storia e diversamente andrebbe raccontata.
Tornando a noi...
Un ruolo "inadeguato" quello delle Banche che imperiosamente, prepotentemente, autoritariamente ed indissolubilmente è divenuto cardine del "sistema". Un sistema socio-economico-politico umanamente e ferocemente: Spietato.
Un sistema ove, nella realtà fattuale, ci si erge ad artefici della verità come della sua sostanza al pari di un improprio divenire in essa quali "sacerdoti" officianti sull'altrui destino!
Qui ritorna il dilemma orsù amleticamente richiamato:
Essere o non Essere
Se sia più nobile mentire per non lasciar soffrire il prossimo di un dolore evitabile con una mancata presa di coscienza o prender l'armi e combattere quel male che pur soffrendo nella propria consapevolezza ci si è fatti carico di comprendere, contrastare, affrontare ed a cui non cedere come sinceramente tentar di redimere!
Orsù!
Parliamo di Banche: il diavolo incarnato di cotale "Terso" millennio.
Eppure una semplice istituzione, che da secoli si perpetua quale figura "asettica" nel compendio delle relazioni umane.
Le istituzioni son fatte di persone e non son esse stesse tali, pertanto sarebbe un grave errore confondere le prime direttamente con le seconde. Motivo per cui il dichiarar sempre più spesso e populisticamente che la colpa dell'odierna "CRISI" è principalmente delle Banche sarebbe come dichiarar che la colpa dell'Uovo è daver fatto la "Gallina"!
Spesso ci si dimentica di ricondurre le persone al loro diretto, principale quanto protagonista ruolo.
In tale ottica si affliggono gli istituti secolarizzati dimenticando i protagonisti veri e propri che sono gli esseri umani.
Nel bene e nel male. In giustizia od atrocità. In sofferenza o letizia. In assenza o comunione. In estasi o delirio!
Sono gli esseri umani che il tempo o il destino o l'Eccelso giudicherà degni o meno di esser tali!
Non le istituzioni, meri strumenti funzionali al volere, sano o nocivo che sia, di quegli stessi "ispiratori"!
Un saluto,
Elmoamf
P.S.:
Mi rendo conto che dal titolo del post potranno esser tratte delle incongruenze o perplessità di significato. Pertanto, a rigor di trattazione, sarei lieto evidenziare le seguenti analisi, così come espresse dai link correlati:
BIS: ossia Banca dei Regolamenti Internazionali emanazione operativa assoluta rispetto agli accordi previsti dal Comitato di Basilea sugli standard qualitativi e quantitativi del sistema bancario internazionale.
Accordi a loro volta voluti ed imposti dal consesso finanziario internazionale esprimibile nel G20 (o G10 o G8 o G7 o G?)
Esprimibile in ultima istanza da precisi nomi e cognomi, in rappresentanza di comunità e.o stati o forse, ancor meglio, di altri nomi e cognomi meno noti ma pur sempre identificabili sotto il faro puntato della Verità e della Critica Coscienza!
Cordialità
Elmoamf
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