giovedì 25 luglio 2013

Le Terminologie della Crisi - Il Decreto del Fare... sempre Fessi i Cittadini!

Seduta fiume in parlamento.
La camera va ad oltranza nella speranza di fiaccare le opposizioni.
La maggioranza bulgara nei numeri ma tutta italiana nei fatti... ossia poco seria... si arrocca sulla propria "Emergenza" (!?) con una fiducia mirata a bloccare ogni intervento modificativo, costruttivo... ogni rilievo, ogni dissenso, ogni proposta alternativa.
La scusa è sempre la stessa: L'urgenza di fare presto perché il baratro è dietro l'angolo e "Loro" vogliono salvarci dal precipizio.

Invito ognuno a di Noi a seguire con attenzione, su ogni canale possibile, i lavori reali del parlamento ove la cecità (opportunistica, interessata, fraudolenta, incapace) delle posizioni ideologiche degli affiliati al governo delle larghe intese... dimostra tutta la sua arroganza da un lato e la pericolosità distruttiva (non solo per la democrazia ma soprattutto per la coesione sociale e comunitaria) dall'altro.

Sono stato spesso critico in passato su determinate posizioni o genie del Movimento Cinque Stelle.
Possibili derive demagogiche od infruttuose.
Incoerenza e.o confusione di fondo riguardo le posizioni sui trattati capestro europei e la genesi medesima di questa crisi epocale.
Sul ruolo dell'Euro e la marginalità sempre più evidente dell'autonomia economica, sociale e fiscale che l'Italia sta vivendo e subendo rispetto alla continua ed inequivocabile perdita ed erosione del significato profondo di Sovranità a favore delle oligarchie burocratiche ed autoreferenziali di Bruxelles.
Sul ruolo del Guru (Grillo, Casaleggio o chi altri per loro) che rischia di tradursi nella deriva del "leader fine a se stesso" (Anni fa asserivo con ironia: "Dove c'è una folla c'è un Leader, dove c'è una Leader c'è una dittatura) che potrebbe portare sii ad una rivoluzione copernicana positiva ma anche ad un rovescio anarchico o reazionario o populista.

Nonostante tutto ciò... continuo a riservare, a chi dimostra di meritarselo sul campo e con tutta la buona volontà ed impegno possibili... il beneficio del dubbio.

E quindi mi predispongo, con partecipazione critica e con fiducia mai sopita nel prossimo, all'ascolto di ogni voce che si voglia porre fuori dal coro del conformismo ineluttabile del "politichese".
Che tenti di porsi fuori dal malaffare tipico ed opportunismo di chi vive di rendite di posizione o di luce riflessa!
Che tenti di fare un passo avanti verso la costruzione di una sperabile e rediviva coscienza e conseguenzialmente porsi al servizio sincero dello Stato e delle sue Istituzioni e non al servizio "calibrato dallo squallido tornaconto personale"!

Propongo pertanto, di seguito, alcuni pezzi video degli interventi dei deputati del M5S relativi al Decreto del (Malaf)Fare!

Rebus sic stantibus!

Un saluto,
Elmoamf




lunedì 15 luglio 2013

Le Terminologie della Crisi - I Trattati brevissima sintesi

Tratto dal sito Uniamo - Federazione Italiana Malattie Rare un breve articolo scritto da Nicola Spinelli il 14 maggio u.s. dal titolo:




L'obiettivo per il momento è solo gettare una scintilla di riflessione per poi approfondire più in la e meglio le implicazioni ed i risvolti che determinate decisioni, prese sovente dall'alto, senza colpo ferire e soprattutto per il "Ns Bene", influiranno diversamente, in maniera incisivamente restrittiva, sulle "Ns Libertà" personali, identitarie e comunitarie.

Un saluto,
Elmoamf


Di Nicola Spinelli

Pacco, doppio pacco, contropaccotto...

Sembra il titolo dell'ultimo film per il cinema di Nanni Loy, uscito nelle sale nel 1993. Il riferimento sembra chiamato anche dai contenuti. Con l'approvazione da parte del Consiglio dell'Unione Europea del "Two pack" si completa il processo di stabilizzazione economica e fiscale dei Paesi comunitari dell'area Euro. È la svolta epocale? probabilmente sì. Riguarda anche la salute dei cittadini? quasi sicuramente.
Vediamo meglio i dettagli.
Negli ultimi anni l'UE ha messo in atto una precisa strategia di intervento che tramite regolamenti e direttive ha posto una estrema attenzione alla stabilizzazione economica e fiscale. Si è cominciato con il "Six Pack" del 2011, costituito da cinque regolamenti e una direttiva (ecco il perché del numero 6). Nel 2012 tocca al "Trattato di Stabilità, Coordinamento e Governo (TSCG), accordo intergovernativo forzato dalla Commissione Europea. Parte essenziale del TSCG è il c.d "Fiscal Compact", che obbliga i Paesi gravemente indebitati come l'Italia a dover restituire per i prossimi venti anni circa 80 miliardi (per altri 100) ogni anno per azzerare il debito. È in funzione del "Fiscal Compact" che l'italia ha inserito il pareggio di bilancio nella Costituzione repubblicana. 
Il "Two Pack" appena approvato, che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2014 completa il processo dando probabilmente il colpo di grazia alla sovranità e autonomia Italiana. Con l'entrata in vigore del "Two Pack" non solo gli Stati membri dovranno farsi controllare i bilanci di previsione per l'anno successivo (entro ottobre di ogni anno), ma se la Commissione Europea ritenesse sbagliata la manovra prevista potrà cambiarla come vuole e imporne l'adozione, pena ulteriori pesantissime sanzioni. Le conseguenze potrebbero essere devastanti.

E la Sanità? Era uno degli argomenti su cui l'autonomia dei Paesi membri regnava e l'UE poteva solo azzardarsi a dare delle raccomandazioni. Ora non sarà più così. La Legge di Stabilità italiana (ex Legge Finanziaria), infatti, ha una rilevanza di riparto finanziario e di programmazione centrale per la Sanità pubblica fondamentale. I nuovi super-poteri auto determinati dalla Commissione Europea permetteranno "dalla finestra" di metter mano a ciò che non potevano fare "dal portone". 
Una domanda, ma anche due, sorge spontanea: quanto bassa è stata l'informazione pubblica su questi argomenti negli ultimi tre anni? ma soprattutto che fanno realmente i nostri euro deputati? Davvero la politica non poteva fare niente per cambiare almeno un pochino la direzione? Sarà un caso che in Parlamento non si riesce ancora a convocare proprio la Commissione permanente per le politiche dell'Unione Europea?
Speriamo di poter conoscere presto le risposte a queste domande.



domenica 14 luglio 2013

La nuova Battaglia

Sono ancora in fase di embrione ma mi appresto a combattere.

Il mio obiettivo primario è la divulgazione in funzione di una sana assunzione di responsabilità e consapevolezza critica e pertanto una conseguenziale ricerca di autodeterminazione o per meglio definirla in altri e più alti ed appropriati termini: Emancipazione!

Il mio obiettivo di fondo è non soccombere... alla realtà tristemente soverchiante od a me stesso tristemente sconfitto!

La sconfitta, però, qui non è contemplata!

E non per presunzione ma per ostinata Fede!

Il futuro siamo noi a costruirlo e solo insieme saremo in grado di realizzarlo... ma prima di ogni altra cosa una sana autocritica sul ns operato è d'obbligo!

Qui tento di iniziare un nuovo percorso ossia quello legato alle "TERMINOLOGIE DELLA CRISI"!

Per quanto potrò tenterò di essere incisivo e per quel che non potrò tenterò quantomeno di essere propositivo.

Il ns nemico non è certamente il prossimo ma la distorta opinione che abbiamo di esso, spesso purtroppo a ragione...pregiudiziale!

E' per questo e ciò nonostante... che il maggior sforzo sarà non nel convincere quel prossimo sulla bontà e sincerità delle proprie personali azioni o convinzioni quanto sulla potenziale bontà e sincerità delle azioni e convinzioni altrui rispetto al necessario ed opportuno confronto come all'eventuale sintesi con le ns.

In medio stat virtus o più prosaicamente la virtù è di chi riconosce l'autocritica come primo elemento essenziale della propria analisi della realtà!

Ed allora non ammainiamo la bandiera ma alziamola fieri verso l'orizzonte per affermare consapevoli la ns sincera, innata, profonda e determinata "Identità"

Un saluto combattivo,

Elmoamf

sabato 6 luglio 2013

I Dettami dei Vincoli Esterni nell'era del tutto è lecito e permesso ma solo per chi "scrive" le regole!

Dall'Onorevole Blog:

Voci dall'Estero!

Troika per tutti! (Governance economica per principianti)

Da Corporate Europe un piccolo manuale per spiegare la crisi ai principianti e sollecitare i cittadini europei alla resistenza

(Traduzione di Ugo Sirtori)

Come e perché la politica economica dell'UE cambia le nostre vite

A partire dallo scoppio della crisi l'UE ha sviluppato una nuova legislazione per controllare la politica economica degli stati membri, chiamata "governance economica". Anche se queste leggi e le materie che toccano vengono discusse come se fossero soltanto materie da tecnici, esse incidono sulla nostra vita quotidiana, dal taglio dei salari, ai servizi privatizzati, passando per le pensioni perse. Ecco una breve descrizione degli effetti di alcune di queste riforme.

Cosa ha provocato la crisi?

Perché l'Europa è in crisi? Perché 5 anni fa, scommesse pazze fatte dalle banche hanno fatto saltare in aria i mercati finanziari. Ciò ha generato effetti particolarmente gravi in Europa a causa degli squilibri esistenti tra i diversi paesi. Un mercato unico liberalizzato e la moneta comune hanno messo i paesi in competizione sfrenata e, negli anni precedenti la crisi, ci sono stati vincitori e vinti. Una causa importante degli squilibri è stata la repressione dei salari dell'ultimo decennio in paesi come la Germania, che ha avuto un effetto drammatico su altri paesi dell'eurozona. Mentre l'economia tedesca e di qualche altro paese diventavano più forti, altri paesi come la Grecia venivano messi all'angolo. 

La crisi finanziaria ha colpito tutti, i debiti pubblici sono aumentati ovunque a causa di costosi salvataggi bancari. Ma i paesi dell'eurozona che si sono trovati dalla parte perdente si sono cacciati in guai più grossi degli altri.

La versione mitologica della crisi

L'élite politica ed economica comprende questo meccanismo? No:



Al contrario, ci stanno raccontando una favola nella quale la crisi è stata creata da stati irresponsabili che si sono indebitati eccessivamente a causa della spesa pubblica - dimenticandosi molto opportunamente di citare il debito pubblico creato per salvare le banche private - e indicano come colpevoli i mercati del lavoro non competitivi e i salari nel sud Europa, spacciando l'assurda bugia che i problemi economici sono stati causati dai pigri europei del sud. Questa falsa storiella fa sembrare l'austerità e l'attacco ai salari come la soluzione più logica.

Imporre austerità perpetua! Troika per tutti!



La via più evidente per imporre queste politiche da parte dell'UE è attraverso le gravose condizioni sui prestiti all'Irlanda, al Portogallo, alla Romania, alla Bulgaria e alla Grecia. L'esecutore è la famigerata "Troika" - la BCE, la Commissione Europea e il Fondo Monetario Internazionale. 

Ma in parallelo, un nuovo sistema di "governance economica" è stato messo in piedi per imporre austerità a tutta la UE. Per farlo, negli ultimi anni, l'UE ha approvato diversi “Packs” “Compacts”, con nomi oscuri e fuorvianti come “Euro Plus Pact”, “Fiscal Compact”, “Six Pack” o “Two Pack”. Il “Six Pack”, “Two Pack” e gli altri non riguardano offerte di birra o l’hip-hop, sono invece vincoli per condizionare le politiche di bilancio dei paesi membri – qualsiasi sia la scelta degli elettori, i governi dovranno seguire delle regole di spesa prefissate – e imporre austerità senza fine. 

Secondo le nuove regole, i paesi devono ridurre i propri debiti pubblici e i deficit non possono superare certi limiti. Se la Commissione Europea – un’istituzione potente ma non eletta democraticamente – ritiene che queste regole siano state violate, può punire il paese in questione applicando sanzioni.

I diritti sociali sono il male – la competitività è tutto

In più, la Commissione misura la “competitività” di ciascun stato membro, per esempio attraverso l’evoluzione dei livelli salariali. 


Se la Commissione vede “squilibri” – per esempio la Commissione spesso considera i salari troppo alti – può mettere in atto sanzioni economiche e forzare il paese in questione a cambiare politica economica. 

In generale, queste regole promuovono politiche favorevoli al profitto, e fanno pressione sugli stati membri per ridurre le spese sociali e tagliare i servizi pubblici. Stretti vincoli di bilancio hanno un effetto diretto sul nostro tenore di vita. L’istruzione, le cure mediche, le pensioni e i salari del settore pubblico vengono tagliati per risparmiare, mentre i servizi pubblici vengono privatizzati per fare cassa in poco tempo. Se non fai parte della classe dei super-ricchi, sarai tu, la tua famiglia e i tuoi figli a subire tutto questo.

Inoltre, la misura della “competitività” provoca una pericolosa corsa al ribasso dove il paese con i salari più bassi è visto come il “vincitore”, perché investire là sarà meno costoso e sarà più facile esportare. Ma chiaramente non tutti in questo paese beneficeranno della vittoria - tutto il contrario.

Il meglio deve ancora arrivare!

Ma le élite europee non si fermano qui. Al momento la Commissione Europea e il governo tedesco stanno spingendo per i cosiddetti “Contratti di Competitività”. L’’idea è che i paesi della UE dovrebbero firmare dei contratti con la Commissione che li obbligherebbero a condurre specifiche “riforme strutturali”, probabilmente in cambio di benefici finanziari. Queste riforme danneggerebbero gravemente le fondamenta della democrazia, perché la competenza a decidere il corso economico di un paese passerebbe dai parlamenti democraticamente eletti alla Commissione Europea.


Come sappiamo dalle raccomandazioni economiche della Commissione, queste riforme strutturali che suonano così innocue, molto probabilmente distruggeranno il diritto alla contrattazione collettiva dei contratti di lavoro, le leggi che regolano i licenziamenti, i regimi delle pensioni pubbliche e costringeranno alla liberalizzazioni di molti servizi indispensabili. Tutte queste cose sono fondamentali per il nostro livello di benessere e per il diritto di difenderlo e di migliorarlo. Una volta persi, questi diritti saranno molto più difficili da riconquistare.

Cosa posso fare io?

Queste politiche impongono a milioni di persone di pagare un caro prezzo, hanno un effetto estremamente dannoso sulle economie degli stati membri in tempo di crisi, e mettono in pericolo la democrazia. Pertanto dobbiamo agire insieme ora! Informati e informa gli altri. Organizza riunioni e azioni contro le leggi che già hanno fatto passare e in particolare contro quelle che stanno cercando di implementare. Possiamo ancora fermare questo progetto, ribaltarlo, e cambiare il corso degli eventi in Europa. Ma questo richiederà uno sforzo coordinato di informazione pubblica e resistenza che guardi al di là dei confini nazionali e si organizzi oltrepassando i confini degli stati membri.

N.B.:
Tratto dall'ottimo Blog di divulgazione e riflessione economica e non "Voci dall'Estero"