sabato 30 marzo 2013

Riflessioni... su di una crisi umana e culturale prima che economica

"Nessuno" desidera il bene dell'Italia come "Nessuno" desidera il bene degli italiani.

Nessuno desidera il bene della propria comunità ed assurdamente, a volte o forse troppo spesso, nessuno desidera persino il bene della propria famiglia...

...ma tutti, indifferentemente, desiderano il proprio bene e nell'alcova del proprio ego sono disposti a sacrificare ogni cosa, ogni dove, ogni chi ed ogni quando in nome della propria sopravvivenza.

Ora, se questa sopravvivenza in quanto tale fosse solo quel "valore" fisicamente istintivo e solitamente inconscio... potrebbe anche essere comprensibile!

L'ostacolo alla comprensione nasce quando quel termine viene ipocritamente confuso con un altro molto meno nobile: L'Opportunismo.

Siamo figli dell'Opportuno come genitori dell'enfasi e dell'emergenza. Viviamo di retorica e ci nutriamo di populismo e demagogia.

Se solo si volesse sinceramente il bene della ns comunità... alcuno si ritroverebbe più a recriminare sulle malefatte del prossimo, piuttosto a proporre qualcosa per trarsi d'impaccio ed esser in grado di risollevarsi, ergersi, ripartire.

La classe politica ha fallito il suo approccio culturale ma sono decenni che fallisce... e pare che ognuno se ne sia da tempo dimenticato.

In questo stesso lasso di tempo, noi con loro abbiamo fallito il ns appuntamento con la storia.

Non solo la ns, che vegeta nella crisi in attesa di un guru o demiurgo che risolva per noi i problemi. Anche quella della ns comunità di cui siamo corresponsabili per avere, da "illo tempore", abbandonato la voglia di ricercare il buono nel ns prossimo e su quello lavorare per costruire tutti insieme un nuovo futuro.

Le anime nella tempesta... si perdono, forse soccombono o sopravvivono... ma solo quelle che affrontano la realtà "rimangono" integre nella loro essenza.

Chissà mai se saremo in grado di esserne all'altezza?

All'altezza della ns pretesa integrità e dignità di esseri umani?

Un saluto,
Elmoamf

lunedì 18 marzo 2013

Va Tutto Bene... Tutto Va Bene così... Spettatori Inutili

Esco, apparentemente, fuori dai miei cardini.
Per pubblicare ed esporre il video di un concerto!
Sottolineo, però, alla riflessione di ognuno... la parte coincidente con il minuto 25.18 là dove viene richiamato il titolo (...di tal post) preso in prestito.

A parte l'eccellente, a mio avviso, fattura melodica e musicale di tale artista e della sua Band, traspare in queste note una sorta di melancolia ribaltata. Ossia quella "melancolia" che anziché lasciarsi abbattere... reagisca al "moto perpetuo".
Un moto inteso in termini di stati e stadi ineluttabili... nei confronti dell'incedere degli eventi.
Un moto soggetto solo alle oppressioni (interne od esterne che siano) incapace di analisi, sintesi ed azione.

Il moto per sua natura è movimento nonostante tutto ed il movimento per sua genesi è progressione, creazione, crescita, intuizione, elevazione...

Buon ascolto... con Nina Zilli e la sua encomiabile Band!

Un saluto,
Elmoamf

domenica 17 marzo 2013

Pier Paolo Pasolini - "IO SO"

Tutti noi sappiamo ma tutti noi tendiamo ad occultare, a non vedere e purtroppo a dimenticare, disconoscere, volutamente travisare......!


Un saluto,
Elmoamf

Segreti di Stato

Paura del comunismo o paura dell'ingnoto o semplicemente sottomissione all'amico-nemico esterno?!?
Dall'origine di quella stessa ingerenza estera alla realizzazione di una Repubblica "commissariata".
Sotto straniero potere. Sotto estraneo condizionamento. Sotto esterno fermento, fervore, funzione.
Dalla caduta e dal cedimento nella seconda guerra mondiale alla ripresa, al boom economico, all'inizio delle crisi degli anni settanta.
L'origine della sudditanza al potere esterno dello stato repubblicano che trae le sue origini, a mio modesto parete, dall'abdicazione del popolo e dell'ancestrale, antica "civitas" di "urbe" memoria.
La caduta di "Roma" si misura nel suo vagabondare ondivago tra pressioni "barbare" di apparente, opposta fazione quanto di bassa cultura.
L'opportunismo di pochi ha tracciato il solco della storia e spianato la strada all'imprudenza quanto al comportamento selvaggio di sciacalli e predatori.
Oggi e qui ne trattiamo impropriamente le conseguenze con discussioni futili improntate tanto sulla gloria quanto sulla nefanda, impropria e ridicola affermazione di un Unione Europea... dei popoli (sottomessi, utili od inutili in quanto sostanziali sudditi... o forse schiavi !?) governata da Elite arroganti che del segreto e della "revisione", "ricostruzione" ed "interpretazione" opportuna della storia hanno fatto il loro dogma e credo!

Il Golpe Borghese (Colpo di Stato 1970)




Il paradosso ufficiale del progetto "Stay Behind" ossia l'operazione in codice "Gladio, secondo gli stereotipi della comunicazione "mainstream". Tanto vero quanto abilmente condotto nelle sue conclusioni e ricostruzioni: storiche, sociali e politiche.
Tanto vero quanto ammesso e svelato.
Per noi che viviamo con i paraocchi. Per noi che viviamo con spesse coltri di prosciutto agli orecchi!


Gladio, l'esercito segreto




Un saluto costruttivo, sperabilmente riflessivo
Elmoamf

Costituzione e Presidenti della Repubblica

Partendo dal toto Presidente che in questi giorni vorrebbe come "papabili" i soliti ignoti della prima e seconda disgraziata repubblica italiana, mi sono permesso di esprimere la seguente ed umile opinione personale......

Per tracciare un sincero solco di cambiamento e ripresa della propria dignità:

  • Primo punto, il nuovo presidente sia una donna;
  • Secondo punto, che sia un alto profilo giuridico e costituzionale.

Qui di seguito la mia modesta proposta!


Lorenza Carlassare

Lorenza Carlassare giurista e costituzionalista italiana, professoressa emerita di diritto costituzionale all'Università di Padova.

Breve Biografia:

Allieva di Vezio Crisafulli, è stata la prima donna, in Italia, a ricoprire la cattedra di diritto costituzionale. Ha insegnato prima all'Università di Padova, poi a Verona e quindi a Ferrara, prima di far ritorno a Padova, nella cui facoltà di giurisprudenza ha insegnato fino alla collocazione fuori ruolo.
Oltre all'attività scientifica e dottrinaria si è attivata in favore della conoscenza e alla difesa della Costituzione italiana, con la pubblicazione di opere divulgative, di articoli d'opinione su quotidiani e riviste e con attività sul campo, anche attraverso l'attivismo culturale nell'associazione Libertà e Giustizia, fondata a Milano nel 2002, di cui è socia onoraria.
Ha contributo alla redazione della Storia d'Italia Einaudi.





Un saluto,
Elmoamf

giovedì 14 marzo 2013

La filosofia del "Coglione" secondo Checco Zalone


Non ho avuto modo, sino a questa sera... sarò sincero, di gustare il privilegio dell'arte "cinematograficamente" comunicativa del pregevole "interprete" di cui sopra.
In passato ne ho apprezzato la "liricità" sopra le righe capace di un messaggio che si rivelasse ben oltre la sua sola e semplicistica interpretazione "volgare".
Avendo, però, diversamente avuto l'occasione di seguire (colpevolmente in ritardo e lo riconosco) la sua opera seconda come attore, solo ora mi accorgo della "volontà" profonda, evidentemente..volutamente dissimulata, dalla sua ironia "spicciola".
Parto, naturalmente, da una mia personale analisi e conclusione.
Una conclusione sulla genesi umana dei conflitti sociali e pertanto religiosi, economici, politici, filosofici... metafisifici e trascendentali.
Quando al conflitto iniziale si sostituisce l'ingenuità immacolata dell'azione e del comportamento sincero...
Quando al conflitto iniziale si sostituisce un comportamento scevro da opportunismi o pragmatismi di qualsivoglia natura, ancorché vittima di stereotipi o qualunquismi secolarizzati.
Quando al conflitto iniziale si sostituisce una sincerità d'animo nonostante l'ipocrisia o l'alienazione dettata dalla tendenza eccentrica, opportunistica ed arrogante di questo o quel esegeta estemporaneo della realtà individuale e sociale che si erge a protagonista, suo malgrado, della storia.
Quando a tale conflitto si sostituisce l'immediatezza ingenua del comportamento non filtrata dalla malizia, accorta e calcolata, della "reazione".......
Allora tutto si ricongiunge e si equilibra nell'amore sincero verso il prossimo ed il suo avvenire e divenire.
Non è mia intenzione cedere ad interpretazioni melense o posticce della realtà ma ferma rimane la mia volontà nell'affermare la concreta spinta... o riconoscere la determinante forza... dell'amore sincero verso il prossimo!
Unico, ritengo,  ad essere in grado, ad esser capace... di dar denso ad una vita eterna ed universale!
Una vita altrimenti costellata solo di biasimo, sofferenza ed inevitabili sventure!

Un saluto accurato,
Elmoamf

domenica 10 marzo 2013

Un brevissimo post d'amarezza sulla solitudine dei numeri umani!


Vorrei tanto condividere una stima dell'attività intellettuale dei miei attigui e contigui ma son costretto all'inerzia...!
Dalla loro stessa involontaria sottomissione opportuna all'ignoranza!
PerChé?
O per Chi mai? E sarà mai un bene!?
Giacere nell'incoscienza piuttosto che soffrire della "conflittuale" comprensione della realtà?
Chissà!
Forse e perché siamo solo ad un passo dalla condivisione del Cielo!
E per questo abdichiamo al ns intelletto in favore di una più sommessa e sorniona sottomissione all'iniquità dell'inconsistenza?
Chissà?!
La verità giace tra le pieghe di coloro che cercano inavvertitamente una perfezione che non esiste stirando lenzuola che non hanno bisogno di orli o rifiniture!

Un saluto,
Elmoamf

mercoledì 6 marzo 2013

L'arte d'interrompere!

Ossia!

Quell'arte prodiga di pseuda benevolenza all'ascolto me che in realtà mostra solo voglia di contraddire.
Perché poi?
Forse perché non si ha reale interesse, evidentemente, nell'ascoltare.

Per primo mi taccio di artefice di tal deprecabile comportamento...spesso e volentieri.

Proprio per questo però mi duole profondamente constatarlo in chi ipocritamente, soprattutto a me vicino, si astiene da tale presa di coscienza.
Come se l'aureola del "buon padre di famiglia", dell'Eletto, dell'Unto dal signore... dovesse avvolgere lui piuttosto che il di lui interlocutore.

Proprio di ciò non riesco a capacitarmi.
Constatandolo nel tentativo di parla chiaro, a tutti...
Nell'ostracismo dall'altrui interlocutore invariabilmente rivoltomi, spesso senza chiarirmene almeno il titolo od il motivo od oggetto del contendere!?

Se proferisco A subito mi si proferisce B in rimarchevole abominio, nefandezza, obbrobrio, vergogna.
Viceversa se proferisco B mi si controbbatte o mi si rinfaccia immediatamente A, per pressappochismo, supponenza, altezzosità, tracotanza, arroganza.

Delle due l'una: o le mie opinioni sono sucettibili di obbrobrio e vergogna o diversamente sono tacciabili di tracotanza ed arroganza!

Magari potrebbero essere "vittime" di entrambe le tesi, perlomeno coerenti ed equivalenti sull'origine dell'analisi.

Se, però, quelle stesse opinioni sono oggetto di biasimo a prescindere solo e purché se espresse risultino suscettibili di contrapposizione... non mi è dato comprenderne la motivazione d'origine!

Mi chiedo...ma quale sport sia mai questo?

E' più nobile contraddire il prossimo, anche sul nulla... piuttosto che esser in grado di esprimere un parere favorevole o contrario ma pur sempre rispettoso dell'opinione altrui?

Per carità, mio malgrado, avrò sicuramente dimostrato nelle mie esternazioni una certa mancanza di rispetto dell'opinione altrui.

Non ho mai mancato però di rimarcarlo e farne ammenda, cercando d'impostare poi la conversazione su binari culturalmente diversi.
Binari improntati, appunto, sull'analisi dei fatti e sull'ascolto dei diversi punti di vista su quei stessi fatti esposti.
Piuttosto che sull'analisi delle opinioni ondivaghe di tizio o caio... o sui conseguenziali e purtroppo spesso inutili (a parer mio), commenti!

Giuro non capisco!

L'atteggiamento di coloro che si ergono ad interlocutori, umili e disposti, quando poi al minimo proferir parola aprono bocca solo per il gusto di contraddir gratuitamente ciò che sostieni o tenti di esternare!

Giuro non capisco!

Più si tenta di venir incontro al prossimo più il prossimo vuole prenderti a calci nel sedere solo per dimostrare la propria supremazia "razionale"!

Su chi poi?

Ancora non mi è dato sapere.

Anzi, sull'argomento vige la pura dicotomia intellettuale, speciosamente inutile.

Un saluto,
Elmoamf

sabato 2 marzo 2013

La concezione di Democrazia in "Massime" secondo "La Rochefoucauld"

Breve ed effimera introduzione a La Rochefoucauld.



Giustamente e per riconoscenza verso quella gnosi di "detti" che "al di là" della conoscenza "mediata" mi abbia poi colpevolmente (mio malgrado vittima accondiscendente) condotto a mal partito, nella connivenza di una malevola comprensione della realtà oscura, così tradotta in realtà fattuale, volgarmente tratta e trasposta nelle dinamiche, inconsapevolmente, esistenziali.

Per riconoscenza verso quella gnosi senza il cui stimolo all'interpretazione costruttiva del dubbio e.o perlomeno al sincero tentativo di istillarlo ... qui (ora ed oggi od in questo preciso istante) non sarei altrimenti approdato!

Or oggi si rifletteva, tra il me e il me, su l'insostenibilità dell'essere e della sua leggerezza, parafrasando quel Milan Kundera con il suo celeberrimo romanzo, prodigo di sentimenti elusi come di idealismi sospesi!

Siamo figli dell'illusione come altrettanti attori dell'effimero!

Ci muoviamo tra quinte e scene in "prima" ... ignorando l'artefice o gli artefici della ns intromissione!

Siamo comparse ns malgrado di un protagonismo "alveare".

Quel protagonismo da ape operaia che ben riflette il ns stato di necessità come il ns stato di cecità!
Una "condicio sine qua non" dettata dal protagonismo di esser vivi quanto dall'antagonismo di esser stolti di fronte all'ingenuità della conquista "universale".
Far valere i propri diritti, oggi come in un ... o nel remoto passato, è un gioco di alterne vicissitudini ... avverse ... contro una parossistica realtà onnipresente e quindi opprimente e per ciò disarmante.
Viviamo di sterco di memoria e conseguentemente il ns sterco coincide con una sterile affermazione di un'identità precaria!

Rivoluzionari ma non troppo, radicali quanto basta, anti-sistema il giusto, perbenisti il lecito, qualunquisti il solito, ossia il normalmente percepito!

Il tanto per non appannarsi, per non esporsi, per non compromettersi, per non affondare ... affrontando le pregnanti e decisive sfide che la verità interpone tra noi stessi e la sostanziale "esistenza"!

Ohibò, quanto sono belle le parole quando con esse si è in grado di esprimere tutta la miseria umana.

Mai, però, si  sarà in grado di esprimerla nella sua pienezza ... fintanto tale miseria sia o sarà espressa in granuli di particolato e non in miasmi di afflato da ultimo respiro.

Il coraggio del vivere si misura in entità focalizzabili anche tra pensieri e parole, non in commisurazioni sterili di pensiero biasimevole!

I miei scritti rimarranno per sempre tali: criptici come la mia mente e le sue alterne elucubrazioni!

Come la mente di ognuno di Noi, però, è in grado di esprimere le proprie perplessità sulla realtà in cui vive ... ritengo ... la mente di ognuno di noi sarà in grado, in ultimo, di comprendere la massima:
"A buon intendidor .... poche parole!"

Un saluto,
Elmoamf

P.S.: Spero che ognuno di noi possa essere in grado (un giorno) di dar seguito "compiuto" al proprio "intelletto umano". Se non altro per quella che (quello stesso giorno) verrà melodrammaticamente definita da altri come espressione di una commiserevole interpretazione dell'intelletto umano stesso!