In questo spazio mi limito ad esprimere unicamente commenti.
Ciò non di meno, tali commenti sono legati "a doppio filo" ad altre/i se non più rilevanti fonti e fatti volti alla riflessione.
Oltre la semplice ed immediata o spesso infruttuosa riflessione.
Ultimamente (me stesso permettendo) mi ritrovo a riflettere ardentemente sul concetto di dualità.
Un concetto che, a torto o ragione che sia, tendo a tradurre come effimero e puramente divisorio.
Divisorio della natura stessa dell'essere: umano o meno lo si concepisca.
In quanto umano, però, più facilmente suscettibile (a mio seppur transitorio parere) di diretto condizionamento.
Espletata tale debita premessa...
Intendo, in tale isolato contesto, riportare unicamente il mio sobrio pensiero sulle dinamiche esistenziali.
Dinamiche provviste, o meglio, ispirate ad un'unica volontà, cura e finalità.
Quella di riportare citazioni, info, fonti o notizie di qualsivoglia natura...!
Notizie alle quali volgo la mia "fedele attenzione" e che conseguentemente ritengo degne di commento.
Affinché tale commento possa essere annoverato negli annali della storia.
Non per inutile citazione ma per ben più pregnante riflessione personale.
Soffermarsi un attimo in più sulle cose non porta via mai gran tempo...
...diversamente si rivela spesso determinante!!!
Volenterosamente ritenendo che ciò sia fruttuoso ed auspicabile per ognuno...
Di seguito, quindi, il mio ultimo intervento...più correttamente...la mia ultima e combattiva (si fa per dire) analisi sugli eventi nostrani ed internazionali:
Link:
Considerazioni personali:
Un buon riepilogo su fatti nozioni ed eventi che alcuni di noi potrebbero ormai citare a memoria. Il montaggio del video è altrettanto meritevole. L’esortazione ad una presa di coscienza, lodevole.
Sono dell’umile parere, però, che tutto dovremmo essere tranne che giocatori equivoci e fatali di un gioco chiamato “Rollerball”.
Chi di noi ricorda o ha in mente un solo fotogramma di quel tragico ed antesignano “movie” di una carneficina tra poveri e/o popoli?
Nel mio immaginario giovanile e dualistico…di lotta tra il bene ed il male, l’eroe rappresentava immancabilmente un archetipo encomiabile ed ammirevole.
Pertanto esemplare degno di emulazione.
Solo grazie allo sviluppo consapevole conseguito nell’età matura sono stato in grado di emanciparmi da quell’asfittico concetto.
Sono stato, quindi, in grado di definire almeno i contorni di ogni schematica ed acritica concezione degli uomini e della loro realtà (spesso e purtroppo solo riflessa).
Una realtà fatta per lo più di finzione ed accondiscendenza.
Non ahimè di riflessione e di sana critica.
Critica di se stessi, in primis.
Critici della realtà che ci circonda…a prescindere!
Non perché la realtà debba per sua stessa natura essere suscettibile di critica.
Semplicemente perché le cose non vanno accettate solo perché qualcuno di “autorevole” le impone: “…come giuste, intoccabili, indiscutibili, solide, inequivocabili, definitive”
La “sanità mentale” universale giace, a mio mediocre avviso, nella capacità critica delle persone.
Se fossimo dotati almeno di una minima percentuale di essa !?!
Forse saremmo in grado di raggiungere quelle vette che, umilmente credendo, ad ognuno di noi spettino!!!!!
Ognuno di noi inteso, unicamente e sempre per me, in senso totalmente lato.
Nonostante sia Un Poverissimo se non Reietto..Credente, ritengo che non esista il cosi detto e presunto primato dell’uomo.
Piuttosto credo, nella speranza della coerenza con me stesso e con la mia stessa credenza…e natura!
Una natura ed una credenza che inevitabilmente si sposano con il proprio principio esistenziale.
Concetto difficile da apprendere, lo riconosco per primo...
In quanto tale non apparirà immediato in considerazioni altrui.
Legate spesso ad una fruizione più consumistica che fattoriale degli avvenimenti e del proprio essere in tali "cruciali" contesti.
Altrimenti, spero, risulti o meglio rimanga indelebile in questa veloce e parimenti fragile dissertazione.
Credo sia più plausibile l’esistenza dell’indefinibile primato dell’intelletto sull’incapacità “ottusa” dell'altrui visione.
Ad ogni modo… ai posteri l’ardua sentenza????????
Un saluto
Elmoamf
Sono dell’umile parere, però, che tutto dovremmo essere tranne che giocatori equivoci e fatali di un gioco chiamato “Rollerball”.
Chi di noi ricorda o ha in mente un solo fotogramma di quel tragico ed antesignano “movie” di una carneficina tra poveri e/o popoli?
Nel mio immaginario giovanile e dualistico…di lotta tra il bene ed il male, l’eroe rappresentava immancabilmente un archetipo encomiabile ed ammirevole.
Pertanto esemplare degno di emulazione.
Solo grazie allo sviluppo consapevole conseguito nell’età matura sono stato in grado di emanciparmi da quell’asfittico concetto.
Sono stato, quindi, in grado di definire almeno i contorni di ogni schematica ed acritica concezione degli uomini e della loro realtà (spesso e purtroppo solo riflessa).
Una realtà fatta per lo più di finzione ed accondiscendenza.
Non ahimè di riflessione e di sana critica.
Critica di se stessi, in primis.
Critici della realtà che ci circonda…a prescindere!
Non perché la realtà debba per sua stessa natura essere suscettibile di critica.
Semplicemente perché le cose non vanno accettate solo perché qualcuno di “autorevole” le impone: “…come giuste, intoccabili, indiscutibili, solide, inequivocabili, definitive”
La “sanità mentale” universale giace, a mio mediocre avviso, nella capacità critica delle persone.
Se fossimo dotati almeno di una minima percentuale di essa !?!
Forse saremmo in grado di raggiungere quelle vette che, umilmente credendo, ad ognuno di noi spettino!!!!!
Ognuno di noi inteso, unicamente e sempre per me, in senso totalmente lato.
Nonostante sia Un Poverissimo se non Reietto..Credente, ritengo che non esista il cosi detto e presunto primato dell’uomo.
Piuttosto credo, nella speranza della coerenza con me stesso e con la mia stessa credenza…e natura!
Una natura ed una credenza che inevitabilmente si sposano con il proprio principio esistenziale.
Concetto difficile da apprendere, lo riconosco per primo...
In quanto tale non apparirà immediato in considerazioni altrui.
Legate spesso ad una fruizione più consumistica che fattoriale degli avvenimenti e del proprio essere in tali "cruciali" contesti.
Altrimenti, spero, risulti o meglio rimanga indelebile in questa veloce e parimenti fragile dissertazione.
Credo sia più plausibile l’esistenza dell’indefinibile primato dell’intelletto sull’incapacità “ottusa” dell'altrui visione.
Ad ogni modo… ai posteri l’ardua sentenza????????
Un saluto
Elmoamf
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