lunedì 10 dicembre 2012

Confini e Cortili

Siamo agli sgoccioli, secondo alcuni!
Agli sgoccioli delle umane genti, della storia narrata, dell'evolversi terrestre.
L'epilogo succinto e soggiacente, fulcro e nucleo della vita come oggi la conosciamo.
Cosi come, in base alla teoria delle stringhe, saremmo alla vigilia di un cambiamento epocale, quello che presume, prevede e spera di poter ammettere e spiegare lo scibile umano attraverso un universo omnicomprensivo estrinsecabile in una spuria equazione.
Non oso addentrarmi oltre nel tema del bosco quantico (almeno non per il momento) poiché la mia personale fragilità culturale in merito (oserei dire in merito ad ogni fosco anfratto della cultura intellettuale ed accademica) mi esporrebbe a castronerie non tanto controproducenti (il perché di tale locuzione lo tratterò semmai in seguito) quanto non apprezzabili dal mero punto di vista del "piacere nel leggere".
Il piacere nel leggere come il piacere nello scrivere è ciò che intimamente, ultimamente, ho tratto come conclusione unica ed efficace nel trasmettere e comunicare un messaggio che altrimenti o parimenti rimarrebbe inascoltato.
Troppo ci si prodiga per qualcuno a cui non interessa realmente il ns prodigarsi, a qualcuno cui concretamente non interessa ciò che abbiamo fugacemente e.o seriamente da dire ed a cui non interessa effettivamente ascoltare o compartecipare!


Pertanto, probabilmente, istintivamente ed inconsciamente, mi ritrovo a tentar un'altra via: quella dell'abbandono.
Non un abbandono fisico o morale o sociale o pratico.
Piuttosto un abbandono dell'eloquio fine a se stesso, del contraddittorio fine a se stesso, del confronto fine a se stesso.
Recentemente mi son ritrovato a riflettere e dover valutare alcune nuove prospettive di comunicazione.
In tal senso, un barlume anzi uno spicchio anzi qualcosa di ancor più tangibile e sostanziale, devo ad un passaggio video tratto dal seguente intervento del Prof. Alberto Bagnai e ripreso da Ecodellarete:


Un intervento sull'analisi critica del contraddittorio come sulla sua fittizia sostanza e pertinenza, rispetto ad argomenti, tratti o situazioni suscettibili della più mendace, folle, opportuna ed ipocrita azione e trattazione dell' "Homo Minusculus" (chiedo venia per l'accostamento latino improprio ... sicuramente d'effetto scenico).
Svenarsi la giugulare nel tentativo di comunicare un punto di vista, un disagio, un'istanza, un'affermazione supportata da fatti (non tanto numeri e grafici quanto da cronache ed "esternazioni") inintelligibili purtroppo, ma al tempo stesso inconfutabili ns e vs malgrado... è pratica appunto controproducente.
Nulla aggiunge e nulla toglie alla volgarità ed alla miseria di chi in tale vezzo anela ascoltare solo il suo eco e riconoscere unicamente il suo ego.



Una punta di amarezza e fastidio emerge in questa mia analisi.
Una punta di cui necessito comunque stemperare il sapore, per non cadere allo stesso modo nella trappola e nel modello, novello impostore, del "perbenismo di maniera".
Ho utilizzato in passato la medesima espressione e sinceramente non saprei, ora, risalire al tempo, al luogo ed alla circostanza che né determinò il motivo e la genesi.
Ciò che, però, mi accingo a lasciare del mio pensiero... [fonte magari un giorno di chissà quale imperscrutabile e conseguente, sperata e sperabile riflessione e.o azione che ognuno di noi riterrà (secondo propria natura) riscontrare intimamente in se stesso...] e del quale d'ora in poi mi limiterò ad auspicare sia quantomeno inteso (in termini del tutto aleatori ed ipotetici a prescinere)... sarà la radice ed il frutto dei miei umilissimi scritti e null'altro!



La storia è colma di martiri... il più spesso anonimi!
Pensatori statici o subliminali.
Ardenti rivoluzionari o geni incompresi.
Dittatori e detrattori senza scrupoli.
Servitori od apologeti messianici nel deserto.



Ebbene, non ritengo di appartenere ad alcuna di queste categorie.
Nella mia insulsa ed anonima esistenza.
L'unica categoria però cui sento di poter accedere e sperarne in una dignitosa ricompensa è quella dei pensatori...
Cui la fossa dell'inganno e dell'ingegno e del pensiero astratto... riservarono il posto d'onore nel rito funebre di sepoltura dell'intelletto umano!

Un saluto,
Elmoamf

Nessun commento:

Posta un commento