Ossia!
Quell'arte prodiga di pseuda benevolenza all'ascolto me che in realtà mostra solo voglia di contraddire.
Perché poi?
Forse perché non si ha reale interesse, evidentemente, nell'ascoltare.
Per primo mi taccio di artefice di tal deprecabile comportamento...spesso e volentieri.
Proprio per questo però mi duole profondamente constatarlo in chi ipocritamente, soprattutto a me vicino, si astiene da tale presa di coscienza.
Come se l'aureola del "buon padre di famiglia", dell'Eletto, dell'Unto dal signore... dovesse avvolgere lui piuttosto che il di lui interlocutore.
Proprio di ciò non riesco a capacitarmi.
Constatandolo nel tentativo di parla chiaro, a tutti...
Nell'ostracismo dall'altrui interlocutore invariabilmente rivoltomi, spesso senza chiarirmene almeno il titolo od il motivo od oggetto del contendere!?
Se proferisco A subito mi si proferisce B in rimarchevole abominio, nefandezza, obbrobrio, vergogna.
Viceversa se proferisco B mi si controbbatte o mi si rinfaccia immediatamente A, per pressappochismo, supponenza, altezzosità, tracotanza, arroganza.
Delle due l'una: o le mie opinioni sono sucettibili di obbrobrio e vergogna o diversamente sono tacciabili di tracotanza ed arroganza!
Magari potrebbero essere "vittime" di entrambe le tesi, perlomeno coerenti ed equivalenti sull'origine dell'analisi.
Se, però, quelle stesse opinioni sono oggetto di biasimo a prescindere solo e purché se espresse risultino suscettibili di contrapposizione... non mi è dato comprenderne la motivazione d'origine!
Mi chiedo...ma quale sport sia mai questo?
E' più nobile contraddire il prossimo, anche sul nulla... piuttosto che esser in grado di esprimere un parere favorevole o contrario ma pur sempre rispettoso dell'opinione altrui?
Per carità, mio malgrado, avrò sicuramente dimostrato nelle mie esternazioni una certa mancanza di rispetto dell'opinione altrui.
Non ho mai mancato però di rimarcarlo e farne ammenda, cercando d'impostare poi la conversazione su binari culturalmente diversi.
Binari improntati, appunto, sull'analisi dei fatti e sull'ascolto dei diversi punti di vista su quei stessi fatti esposti.
Piuttosto che sull'analisi delle opinioni ondivaghe di tizio o caio... o sui conseguenziali e purtroppo spesso inutili (a parer mio), commenti!
Giuro non capisco!
L'atteggiamento di coloro che si ergono ad interlocutori, umili e disposti, quando poi al minimo proferir parola aprono bocca solo per il gusto di contraddir gratuitamente ciò che sostieni o tenti di esternare!
Giuro non capisco!
Più si tenta di venir incontro al prossimo più il prossimo vuole prenderti a calci nel sedere solo per dimostrare la propria supremazia "razionale"!
Su chi poi?
Ancora non mi è dato sapere.
Anzi, sull'argomento vige la pura dicotomia intellettuale, speciosamente inutile.
Un saluto,
Elmoamf
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