sabato 6 aprile 2013

"Tertium nullum consilium esse". Ossia il dilemma delle Forche Caudine


Non v'è una terza soluzione!

Le vie di mezzo che nascono dall'incontro e dalla comprensione delle ragioni dell'altro, non sempre sono percorribili o ancor più spesso non si ha o si dimostra la volontà di volerle percorrere.
Ed allora tra il nero ed il bianco, le sfumature di grigio servono solo a confondere l'ignara vittima, colui che viene preso in quel mezzo e che suo malgrado diviene il comodo capro espiatorio, il martire caduto nell'onta e nello spregio della sua dignità.

Non v'è una terza soluzione!

Come nella breccia delle valli sannite, al pari dell'esercito romano intrappolato nelle strettoie di Caudio, i ns popoli affrontano l'offesa, il disonore e l'oltraggio loro inferto da individui nascosti nell'ombra.

La battaglia è impari ma l'aggravante emerge dalla spietatezza dell'avversario.

Gavio Ponzio, dimostrò almeno lungimiranza, strategia e saggezza nel prendere le proprie decisioni, consultando l'anziano padre Erennio, stimato "Meddix Tuticus", che esorto lui ed il suo esercito a porre le basi per una pace duratura per entrambi i popoli.

Diversamente "Tali Individui dell'Ombra" che sovrastano la moderna fossa delle Forche Caudine, abilmente ed abbondantemente protetti nei loro studi ovattati e dorati, disprezzano la vita ed il concetto stesso di esistenza. Amano la Forca ed il Delitto. Vezzeggiano il dilemma al fine d'imporre la loro legge che strage di popolo presuppone e fonte di dolore alimenta. Per frenare gli slanci reattivi, sedare gli animi contriti, avvolgere gli eserciti assediati in una rete fitta ed intricata dalla quale ne potranno uscire solo dilaniati:
in corpo e spirito!



Non v'è una terza soluzione!

Morire lentamente consumandosi nell'impotenza...

O

Morire combattendo, rimanendo a testa alta.

Un saluto,
Elmoamf

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