A volte davvero non capisco.
O forse capisco troppo bene e per questo
Non reagisco
Non riesco più a capacitarmene.
Ci si chiama in causa solo quando di dell'altro si ha bisogno di qls.
Sfogare le Proprie e personali frustrazioni... Inconsciamente ma direttamente...s Sollecitando l'altrui irritazione...
Che prima ed ancor declina e traspare ed esplode...
Per poi sentirti giustificati nello stigmatizzare le diverse e avverse e presunte... reazioni eccessive... dell'interlocutore!
Quando di eccessivo e illogico ed egoistico potrebbe benissimo considerarsi il proprio e talvolta (spesso) illegittimo (inconsapevolmente acritico e follemente paradossale) comportamento... che inevitabilmente appare (dal misero punto di vista dell'analista scettico) improntato solitamente ed esclusivamente sui Propri ed esclusivi bisogni personali.
Se si è d'accordo con Le altrui Tesi allora si viaggia tranquillamente nel giusto...
Altrimenti si è biasimati al limite del ridicolo, del paradosso o dell'insulto...
Velato in pubblico, da un sorriso apparentemente innocuo od una battuta...
A prima impronta....
Gratuita
Eppur fulminea
Letale
LaQuandunque
Estemporanea.
Che avra mai detto...?!?
Le innumerevoli volte in cui si è sottilmente "pugnalati" il prossimo... senza neanche coscientemente accorgersene.
Forse lo avrò fatto anch'io.
E mi interrogo tutti i giorni...
Sulle mie mancanze e propri limiti.
Sulle mie mancanze anche di volontà...
Di lottare e risolvere e far funzionare...
Rapporti in cui oramai, io per primo, più non credo.
Mi interrogo e certamente accuso ed ho accusato, forse troppo gratuitamente...
Allo stesso modo...
Il prossimo...
Senza necessariamente riflettere... Sulla base delle mie presunte perplessità!
Non voglio farne mistero.
E spero tanto sia questa la necessaria linea di demarcazione:
Tra chi si rende conto e si "trattiene" (il più intelligente stia zitto)...
E chi invece deliberatamente se ne disinteressa e passa sopra... sul prossimo... come un Caterpillar... "Liberamente" fregandosene.
La mia costante volontà di non discutere, in fondo, giace tutta in questa riflessione.
Discutere e confrontarsi implica una profonda dose "ferma e implacabile" di ascolto e comprensione e distacco che forse nessuno di noi pienamente possiede.
Questo non vuol dire però e non può tradursi inevitabilmente ed invariabilmente in un conflitto sterile e senza uscite...
Tra guelfi e ghibellini!?!
Fare un passo indietro a volte è la mossa più salutare e sacrosanta per tutti.
Il mio passo indietro?
Un'incognita...
Tranne e a parte... nell'esporVi... queste mie sincere riflessioni ed elucubrazioni di tarda estate.
Mi preoccupa il futuro.
Mi preoccupano tutte le prossime relazioni.
Stiamo vivendo un momento storico volutamente diviso e divisivo e costantemente osteggiato in ogni misura e risvolto...
Nelle sue presunte derive da invano e falsamente ricercata "condivisione".
Gli uni contro gli altri, irrazionalmente distruttivi e germicidi.
Devastatori e disfattisti.
Predatori e/o saccheggiatori.
Razziatori cinici delle sensibilità e dei sentimenti e dei bisogni altrui.
Aridi inquisitori di una società che ammette solo e unicamente il "sopruso" sul prossimo...
In nome di una pseudo evoluzione...
Meritocratica!
(Elmoamf)
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