venerdì 5 aprile 2013

Dal Nulla al Nulla: Tecnica, Realtà e Filosofia secondo il Prof. Emanuele Severino

Prendendo spunto dalle difficoltà e dalle complessità, spesso "altrui" volutamente accentuate ed elaborate, con cui oggi si affrontano le sfide economiche, sociali e culturali... il mio involontario intuito mi ha condotto alla scoperta del presente e prezioso contributo video del Prof. Emanuele Severino.

Pertinente, calzante e pregno di concetti sulla genesi e l'azione e reazione del pensiero umano "occidentale".
Figlio, frutto o tremebonda conseguenza di una perversa interpretazione della realtà o persino di se stesso e della propria esistenza.


Poiché... mentre sulla vanità della presunzione umana forse ognuno di noi potrebbe scrivere un trattato... sull'ingenuità della propria schiavitù ognuno di noi rimarrebbe basito!

"L'attenzione per la verità è la nascita della filosofia", così in breve si esprime il Prof. Severino introducendo il pensiero presocratico, ossia il pensiero (perduto forse?) di quegli individui che per primi si posero domande sull'esistenza e sulla "propria" natura di "connessione".

Parte, naturalmente, di ciò che evidenzio è frutto di personali "sintesi" del pensiero, ciò non toglie che l'analisi della realtà o meglio il tentativo di comprensione della stessa sia, al contempo, un ns limite ed un ns cruccio, al quale costantemente quanto inevitabilmente ed inconsciamente ci applichiamo, al di là della ns preparazione o formazione tecnica o socio-culturale.

Filosofia come testimonianza dell'evidenza. Filosofia come opposizione (di contrari) o come fonte di creazione (affini).

Filosofia come interpretazione o meglio assunzione del termine "imparzialità" quale concetto di "principio".
Un sommo rimedio, quello del principio d'imparzialità, che nella filosofia si esplica indissolubilmente nella capacità di esprimere semplicemente il semplice, nella capacità o frugalità od immediatezza della vita stessa, nell'istintivo andar "Oltre" il nulla, ossia andar oltre quello che per l'uomo si connatura come l'annullamento dell'anima "umana".

Se l'esistenza (umana) sussiste nella divisione, allora senza divisione o separazione non vi sarebbe esistenza ma solo invasione di spazio. Annullamento di realtà, confusione dell'indefinito, alterazione del compreso, dispersione del formale.

Eppure, percorrendo la medesima strada si fanno sovente incontri diversi!

L'essere ed il formale membri di una stessa identità ideale eppure concetti di un'origine puramente distinta.

Controvertibile ed incontrovertibile, necessariamente genesi di un dilemma, figli di un'unica certezza:
Il Dubbio.

L'impossibilità dell'armonia nel raggiungere la sua perfezione è pari alla ragione nel raggiungere la sua scienza.
Poiché ognuno di noi tende a considerare se stesso superiore al suo precedente, medesimo e prossimo... al contempo restando intimamente inadeguato al motivo del proprio essere.

Nella solitudine della realtà viviamo spicchi d'innocenza e privati del semplice, dell'eterno e del divenire siamo facili prede dell'illusione e del Mito. Della Leggenda che tutto avvolge, ammalia, indistingue, sottrae, elimina e persino o per forza o per ineluttabilità... Annulla!

Emanuele Severino racconta i Presocratici e la nascita della filosofia





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