mercoledì 19 settembre 2012

Il sapore aspro delle amarene


Libera mente in libero arbitrio.

Usare le parole diventa ogni momento più difficile.
Esprimere concetti e situazioni.
Pensieri, teorie, emozioni o situazioni...
Si circoscrive sempre più a confini sorvegliati da sentinelle equivoche e da filo spinato ingannevole.

Rimaniamo preda di gabbie invisibili ma ben costruite e fortificate.
All'interno delle quali adagiamo il ns quieto vivere.
I ns affetti e le ns miserie.
Le ns relazioni e le ns bandiere.



Siamo fan di giocatori da stadio, isterici seguaci di presunte icone musicali.
E mentre ci prodighiamo in plateali e teatrali ola...sbracciando le mani e gridando alla luna...
I direttori d'orchestra, i presidenti, con il loro esercito di atleti ben addestrati e di musicisti professionisti...
Impongono la loro musica, il loro gioco ed il loro spettacolo.
Ognuno entusiasta della propria dose di ipocrisia!

Chi dirige ben consapevole di essere un mero esecutore.
Chi applaude ben consapevole di essere un effimero sostenitore.

Poiché è dalla convizione di interpretare un ruolo "ben fatto" che trae forza il dominio inquisitore.
Quando ognuno è parte della sua parte da recitare i suoi dilemmi si riducono sull'espressività o l'incisività di uno sguardo.
Mai si addentrano sulla profondità di una motivazione.

Siamo attori da palcoscenico e malgrado i ns timori e le ns ansie da prestazione...
Prestiamo il fianco alla finzione e alla barbarie gratuitamente propagandata!
Insolitamente e genuinamente accettata come funzione sociale.

Il ns percorso di vita si delinea da una scena all'altra come spettattori annoiati...a volte.
Come interlocutori distratti...spesso impazienti.
Come attori infastiditi e seccati, sempre concetrati solo ed esclusivamente sul loro inutile ruolo di comparse!?!

Un saluto,
Elmoamf

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