giovedì 11 ottobre 2012

Politiche macro economiche e conti della serva

Anche questa volta procederò con una pubblicazione parallela.
Su questo blog e sul sito da me curato:
http://piccolocardo.webnode.it/
Poiché ritengo l'argomento trattato degno di entrambi i canali di pubblicazione.
Spesso vien da chiedermi quale natura differenziale possa esservi tra i due mezzi.
La risposta è presto pronta, per utilizzare un gioco di parole.
La maggior visibilità possibile.
E quale visibilità mi sono posto personalmente come obiettivo?
Tutta quella che mi permetterà di divulgare un pensiero ed uno spirito di condivisione di conoscenza e consapevolezza.
Siamo in questa dimensione, in questo mondo, in questa epoca come in ogni altra, per condividere e non per dividere o separare.
Questa la mia personale intuizione e concezione dell'essere.
Terminati i preamboli
Ecco a Voi l'articolo odiernamente e di mio pugno proposto!

Un saluto,
Elmoamf

POLITICHE MACRO ECONOMICHE E CONTI DELLA SERVA

Partirò da un alterco, quello di cui solitamente sono protagonista quando come un fiammifero si accende la mia passione per la "consapevolezza interiore".



Una parola, un termine, una concezione intellettuale interiore che dovrebbe esprimere da un lato comprensione e dall'altro determinazione.
Comprensione per l'ingenuità o lo scetticismo del prossimo.
Determinazione nel non arrendersi a tale scetticismo od ingenuità.
A costo di rimetterci le penne, metaforicamente come figurativamente come letteralmente parlando.
Quindi, perché l'alterco?
Perché l'altrettanta ostinazione nel voler valutare gli odierni fatti solo da un punto di vista puramente accademico è (personalmente intendendola) alquanto riduttiva!
Ragionare accademicamente inevitabilmente si traduce in un atto ingenuo appositamente influenzato affinché l'opinione pubblica (intellettualmente elevata o ipnoticamente assuefatta od ammaestrata) si perda in dibattiti sterili che nulla aggiungono e nulla tolgono realmente alla sostanza dei problemi.
Dal ragionamento sin qui esposto, la prima analisi del lettore dovrebbe essere:
Di cosa si sta parlando di teorie macroeconomiche come sostiene il titolo dell'articolo o di cos'altro?
Beh, certamente si... ma non solo! Poiché la vita non è fatta a compartimenti stagni.
La vita è un ginepraio d'intricate strade che si intersecano e disperdono al tempo stesso.
Strade che spesso si dividono, a volte si riuniscono ed altre procedono in parallelo ma a diversi livelli d'intuizione.
Nulla può essere esaminato e valutato nella sua piena sostanza se si condidera limitativamente nel suo ambito.
Senza considerare effetti ed incidenze nel complesso degli ambiti o meglio dell'ambiente nel quale l'essere umano (ossia il ns genero umano stesso) si muove e cerca di sopravvivere.
Nulla è frutto del caso o di coincidenze.
La ns vita è sistematicamente programmata, attivata o spenta a seconda delle necessità.
A tal proposito torna utile il paragone eterno con la famigerata, spettacolare e soprendente trilogia holliwoodiana di "Matrix".



L'argomento è oggetto di vari approfondimenti ed utilizzi tra i sostenitori o detrattori o simpatizzanti o fan (cinematografici o meno) delle teorie dietrologiste.
Quella vastità di teorie che comprendono complottisti, complottologi, cospirazionisti, controinformatori, informatori alternativi e quanti "anti" si possano trovare sul e nell'immenso e variegato mercato dell'ipocrisia umana.
La ns vita è sistematicamente parcellizzata.
Parcellizzate le ns opinioni, partellizzati i ns comportamenti e le ns relazioni.
Parcellizzati i ns interventi e le ns considerazioni. Le ns azioni o le ns passive emozioni od accettazioni dell'altrui verità.
Tutto è frammentato. Tutto è cristallinamente diviso, suddiviso, affinché nulla possa essere ricondotto all'unità della visione.
All'unita della comprensione. Infine, all'unita della consapevolezza.
Perché al raggiungimento di tale livello di penetrazione dell'esistenza, tutto cadrebbe come un castello di carte costruito sulla sabbia del deserto battuta da un vento di scirocco.

Torniamo all'oggetto del ns titolo ed alle teorie accademiche.
Cos'è la macro economia e a quali teorie accademiche in particolare dovrei o vorrei rivolgermi?

Bene...iniziamo dalla prima.
Ossia da quell'ingombrante ed elefantiaca ossessione nel valutare popoli e relazioni sociali solo attraverso numeri e formule aride, asetticche... valide probabilmente più per i puristi della speculazione che per i filosofi di scuola socratica.
Per la macro economia le relazioni sociali sono valutate solo dal punto di vista economico e per grandi aggregati.
In tale concezione, l'uomo, l'individuo, non è visto come essere senziente e peculiare.
Quale essere in grado di apportare con la sua identità, sensibilità e personalità un reale apporto e miglioramento esistenziale alla propria comunità.
La stessa comunità non è concepita nell'ottica e nella volontà di perseguire unitariamente un obiettivo di benessere comune.
Tutto viene percepito ed analizzato dal mero punto di vista dell'interesse parziale e materiale.
Un'ottica che esamina costi e benefici, guadagni o perdite, entrate ed uscite, crescite o decrescite o stagnazioni...solo ed esclusivamente dal punto di vista del numero e dalla codifica del valore economico (oggi basato prettamente ed assolutisticamente sulla moneta) come parametro di qualità della vità.



Non vi è spazio per ulteriori valutazioni che inficerebbero il quadro complessivo di analisi.
Non può esservi sentimento o emozione in una guerra valutaria per il dominio sulle esportazioni (di merci naturalmente...ma tra non molto anche di esseri umani!)...
Non possono esservi scrupoli etici o morali in un gioco di tassi d'interesse sui mercati finanziari od in uno scambio repentino di titoli e valori mobiliari o immobiliari...
Pena l'espulsione dal terreno di gioco, la conseguente disfatta, l'emarginazione dalla "società mercantilistica, apolide e spietata internazionale".
L'estinzione vera e propria della specie: Stato, Nazione, Popolo, Cultura, Individuo...
La macro economia ragiona sui numeri e non sulle persone, confondendo queste ultime con i primi.
E considerando i primi dominatori incontrovertibili.
Una sorta di dogma matematico ma in tal caso inteso più prosaicamente come stima dei processi materiali umani, piuttosto che come alchimia spirituale nella complessa comprensione dei misteri della natura e dell'universo.
La macro economia sta alla matematica come il lupo alla scimmia!
Il perché di questa affermazione lo lascio all'intuizione di chi legge...magari un giorno né scriverò anche il perché!



Ora passiamo, però, alle teorie accademiche.
Quest'ultima pratica è invalsa in ogni scibile e settore umano.
Un tempo si sosteneva: "fatta la legge trovato il ladro"...oops...lapsus freudiano..."fatta la legge trovato l'inganno"!
Nulla di più calzante. Le teorie solitamente servono allo scopo di confermare le pratiche.
Le teorie servono, altresì, a sostenere con forza le pratiche di una fazione rispetto a quelle delle fazioni lei contrapposte.
Le teorie si nutrono di dati, spesso numeri asettici come sopra, per avallare la loro sostanza teoretica.
Nulla si basa sulla percezione umana...riguardo alla bontà o meno di una cosa!
Nulla si basa sull'esigenza dell'uomo di condividere se stesso attraverso le proprie capacità, compresa la capacità intima ed indipendente di scelta.
Nulla si basa sull'essenza ma tutto è valutato prettamente sull'assenza.
Assenza indiretta attraverso le elaborazioni statistiche che pretendono di valutare il tutto partendo da un campione di dati.
Assenza diretta attraverso la considerazioni di determinati parametri e l'esclusione di altri dal contesto di studio, per necessità od opportunità.
Assenza contestuale dettata da pregiudizi od arroganti verità personali, sempre presunte!
La mia constazione in tal senso è che difficilmente siamo portati a metterci nei panni dell'altro.
Più generalmente o meglio frequentemente siamo portati ad affermare calorosamente e rabbiosamente la ns concezione della realtà.
Il mestiere della "compenetrazione" e pressoché sconosciuto!
E la "compenetrazione" è per me quell'intuizione che ti porta oltre all'effimero dell'esistenza.
Che dovrebbe condurci alla percezione intima della ns identità e ad una partecipazione essenziale di tutto ciò che ci circonda.

Ecco in queste brevi righe come semplicemente e facilmente si può superare ogni problema precedentemente identificato da un'accademica teoria o da una macro economica ipotesi.
Basterebbe una domanda di quelle seriamente senza risposta.
Archetipe e assordanti: Chi siamo Noi?
Chi sei Tu?
E chi sono Io?

Siamo numeri economici?
O siamo elementi matematici frutto di energia?

Energia per noi ancora avvolta nel mistero del funzionamento "impeccabile" del ns apparato organico: biologico ed intellettivo!

Cos'è l'energia?
E come s'interfaccia con l'Universo?

Ecco...chiedetelo alle teorie accademiche ed alla macro economia.
Poi rivolgetevi ai soloni che hanno eretto un monumento alla moneta, non solo come bene fine a se stesso, ma come Dio vivente di babilonica concezione.

Siamo esseri umani prede di altri esseri il cui unico obiettivo è quello di assoggettarci o estinguerci o renderci privi delle ns innate capacità cognitive o...
Chissà cos'altro. Le prospettive e le probabilità fanno il pari con l'infinito matematico.

Di certo, i teorici dell'anima...coloro che hanno sintetizzato l'ennesima teoria sull'indissolubilità o la separazione tra anima e corpo...
...nel passato o presente che siano...o che nel futuro si presenteranno...
Alcuno, personalmente intendendo, potrà prescindere dal dubbio!
Dal dubbio e dall'inganno con cui subdolamente e subliminalmente la ns mente (volontariamente o involontariamente) ci soggioga o ci lascia soggiocare!

Andiamo oltre!
Non arrendiamoci all'evidenza.
All'annichilente consuetudine e dipendenza che traspare dalla costruzione artificiale delle ns scontate "percezioni" e "visioni" di ciò che ci avvolge e ci pervade.
Siamo purà essenza ed il ns istinto inevitabilmente ci spingerà imperterrito e curioso a riscoprirla sino ad esserne infine completamente partecipi!

Un saluto,
Elmoamf

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