domenica 4 agosto 2013

Le Terminologie della Crisi - L'agonia della Repubblica perduta...

Il balletto delle larghe intese e degli equilibri perennemente elettorali, faziosi o contigui a seconda delle occasioni e delle occasionali opportunità, occupa stabilmente la scena non lasciando spazio alcuno di sostanza o riflessione.
Siamo tutti impegnati con le vicende giudiziarie dei Leader di schieramenti capaci indubbiamente di mantenersi nel tempo grazie ad innegabili doti taumaturgiche.
Un fronte invalicabile oltre il quale l'abisso è ossessivamente evocato.
Non vi sono alternative.
Morire di lenta agonia o di atroce ed immediata crudezza.

E' o sarà mai possibile affrontare una discussione senza il dramma dell'Apocalisse?!?
Senza il fraintendimento delle masse?!?
Senza il patema delle aggressioni verbali o dei pregiudizi partigiani, spesso irrazionali?!?

L'elevato tasso di umidità porta poi di questi tempi ad accendere ulteriormente gli animi.
Ed anche quelle personalità in precedenza apparentemente imperturbabili e pacate, si trasformano in inquiete, ansiose, agitate ed insofferenti figure!

Ora si evoca la guerra civile come si chiedono le noccioline al bar consumando l'aperitivo!
Si punta il dito contro l'irresponsabilità dell'avversario tacciandolo di pericoloso insurrezionalista mentre si brandisce una clava per massacrarlo.
Per massacrare tutti a colpi di parole lanciate al vento come coriandoli di carnevale nella più allegra ipocrisia.

Mi sovviene un' "immagine" accattivante che da sempre mi ha affascinato per la sua "oscurità" velata.
Quella evocata dall'incomparabile ballata (si fa per dire) degli Eagles: "Hotel California".
Un testo e delle atmosfere che richiamano a loro volta un'altra "immagine" (insieme surreale, subliminale e spettrale) tratta dalla cinematografia di Stanley Kubrick: "Shining".

In entrambe vi è al centro un Hotel sperduto all'interno del quale ignoti avventori sono costretti in feste danzanti, prigioniere del tempo decadente, in attesa del brindisi di fine anno che mai avverrà, sotto lo sguardo malefico di un diabolico cerimoniere che lentamente consuma gli ospiti in un eterno "refrain".

Passato e presente si mischiano e si scambiano di ruolo, la musica avvolge il salone, lontano si sentono delle voci confuse, chiacchiericcio, risate o forse urla e richiami d'aiuto. Le camere sono tutte vuote ed il custode è preda di allucinazioni incontrollabili. L'aria odora di "colitas" e la notte stanca indurrebbe al riposo ma questo semplicemente è impossibile.

Un passaggio del testo recita: "This could be Heaven or this could be Hell"!

Quello che viviamo potrebbe essere effettivamente l'Inferno travestito da Paradiso o la speranza di un Paradiso da raggiungere passando attraverso l'Inferno.

Il crepuscolo della repubblica può misurarsi nella sua triste trasformazione in farsa, con angeli e demoni che duellano sugli scranni ingialliti e bisunti di un parlamento ormai da decenni sostanzialmente esautorato dalle sue funzioni istituzionali e che ha perso ogni prerogativa realmente rappresentativa, non tanto della popolazione quanto del solenne ideale democratico e del sacrosanto principio di "Sovranità Costituzionale".

Sangue e ruggini nell'arena dei gladiatori e squallide rappresentazioni di linciaggi linguistici sugli spalti.

I fan si spartiscono le tribune, le platee e le gallerie a seconda del loro censo e della loro capacità arrogantemente solidale con il gruppo d'appartenenza.

Il grido è un ululato e richiama alla guerra, all'assalto, alla carneficina.

Il nemico va abbattuto e poi arso sul rogo mentre la sua testa mozzata ed esposta al ludibrio, impalata ed eretta come trofeo di perenne gloria e dimostrazione di forza.

Il potere in tutto questo rimane celato... perché il potere è potere e si nutre solo di Odio!

Un saluto affranto,
Elmoamf

1 commento:

  1. Ho l'impressione di assistere alla resa dei conti finale tra la Verità e la Menzogna,all'Apocalisse che strappa il velo per mostrare a tutti la sua Innocenza e la sua Semplicità.A volte credo che l'umanità sia finalmente di fronte a se stessa,costretta a fiutare il suo futuro,altrimenti la sua fine.Ma,forse,chissa, quante volte il mondo si è trovato di fronte a questo dramma?La superfice ribolle di continui drammi ripetitivi,Berlusconi interpreta Berlusconi e il PD interpreta se stesso senza soluzione di continuità,ci siamo adattati a questo orrore ma mai mi adatterò all'orrore che questa gentaglia ha creato con l'inganno.Grazie.

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